La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

- 36suoi discendenti nvranno per sè e pci loro popoli, l t~ pace du1'evole, che, sola può nasce1·e dalla buona cosc-ienza del diritto realizzato, dalla giustizia compiuta , dall'onore sodisfatto. Se no, Francesco Giuseppe se ne sonenga ! Nel 1848, l 'Austria che pesava su tante nazioni , pareva un ~;· igante. tn grido si alzò dnl Vaticano, e, in pochi giomi, si può vedere che i piedi del gigante eran() d'argilla . Se la rivoluzione non ave sse commesso delle esagerazion i, o se, dal suo canto, le potenze. in nome della fede giurata nel ·18J5, avessero domandato il ri spetto del fliritlo. l'esecuzion e della giustizia, l 'Austri_a sarebbe ella oggi nel Lombardo-Veneto e nell'Ungher ia '( Da una pnl'le. sa r ebbe stata la buona coscienza, J~ sicurezZfl , raccordo; dnll'nltra, il rimorso dei ginramenti violali, le scosse delle insurrezioni, il tnrhamento dello spirito, la demoralizzazione dell'armata. Il coraggio, l'eroismo di alcuni individui, non dà nlle truppe ciò che loro toglie la forza dell 'opinione . La lettera dei trattati di Yienna, non nttesta che ordinamenti transitorii: modificabili in ragione dell o sviluppo della parola di vita presso l e nazioni che la pt'ovvidenza ha confidate ai Sovrani. 'Questa parola è il so lo princip io in vigore, il fonte dei diritti. Si è pet· la sc ienza in sè attinta che s i r ealizznno la pace, la fraternità, In g iustizia. Il contrariarla, e uno staccarsi dalla vita, dall ' amo1·e, dalln tranquil lità, dalla retlituòine7 pe r· cadere ne ll a morte , nell'odio, nell' inquietudine , nell' iniquità. V Italia è la madre dell'Impero. Fu dessa che pose sul capo di Carlomagno questa corona devolutn alla Francia, e che si trasferì più tnrdi all ' Alemagna . .L ' 1-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==