La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

-32litica la sua a sph·azione, in economia la sua prosperità, e queste due cose sono la sua preminenza, la sua grandezza . È egli colla guerra ch' essa compirà il suo do- ' 'e re, accrescera la sua considerazione, aumenterà la sna felicità ? Si rassicul'i la Francia, e lutti. V opinione matura . La Francia ha proclamato i suoi principii: essi sono sotto un' altm forma, i pl'incipii medesimi, che la Santa-Alleanza dei sovrani segnatal'i dei trattati proclamò a Parigi, nel 1815. F edel e a questi p!'incipii, essa viene in aiuto alle nazioni presso le quali la PAROLA DI VITA è sviluppata a ta l punto ch'ell eno ne t·eclamano la realizzazione, e ch' ell eno si ag itano e compromettono la pace dell'Europa per ottenerla. Si è pe r questo ch e la Francia viene oggi in soccorso all ' Italia. IJa Francia, per mezzo delle idee prepara. AIIorquaudo queste idee avranno compita la loro parte, se delle opposizioni anticristiane impediscano la lòro realizzazione, la Francia, con Napoleone III, non si lascerà precorrere, nella proclamazione della Legge Sarita con una nuova Santa All eanza . Ella sarà semp1·e il primo soldato della PAROLA DI VITA. Sguainerà essa la spada ? Lo potrebbe. La sua armata, lu sua flotta, l'unanimità del popolo col suo eletto, le ne dare~bero la possibilità; ma il principio che, SOLO deve ESSERE IN VIGORE, non glielo permetterà che alla ultima estremità. Ella sa che le soffe renze sono il controllo della verità, del diritto, della g iustizia. L ' umanità ha ella conquistato una sola delle sue libertà senza ostacoli, senza lotta, senza dolore? S i sappia dunque. La spada, all' ultimo momento.

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