La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

- 29g.hilterra non violera ella la religione <lei suoi gi uro - menti? La fede dei trattati è nella coscienza non nella lettera. L ' Inghilterra, ad èrendo all'alto solenne d el 24 Settembre 1.815, dichiarò la sua coscienza, ' ' Ì s'impegnò in faccia al mondo ed a Dio. La fed e dei trattati è là. In presenza ùi quest'impegno vorrà ella assumere la responsabilità d ella continuazione dell'oppressione a Na poli, delle anomalie a Roma dell'agitazione in Lombardia, della miseria e della violenza al centro, al Nord, al Sud d ell 'Italia, della continuazione dello sforzo dei cuori, d ell 'esaurimento delle risorse in Piemonte ? Il cuor·e degl'Inglesi non saprebbe non battare per la gran causa delle nazioni. Se vi ha un paese, dove l ' opinione pubblica regni , è l'Inghilterra. I suoi nomini di stato la seguono, non l'attraversano mai. Allorquando n ella contingenza attuale l' opinione pubblica si s:.trà ingrandita nel senso di ciò che è un dovere pei popoli cristiani, e nn compimento della fede giurata nel 1815 per i gover ni, gli uomini di stato inglesi si metteranno a l s uo livello. La Franci a, unita all a Gran Br ettagna per tanti legami di vicinanza , d ' interesse, d' asp ir azioni, di gloria, colla longanimitò propria del s uo gove rno attuale attend er à que sto momento. Esso non saprà farsi d esiderare ancora lungo tempo. VI. Il diritto, la giustizia, l'ono!I•C. DIRITTO, GIUSTlZTA, ONORE sono l'ultime parol e di Napoleone III. Belle e sublimi per la sua nazione, la Francia; è in esse per l ei l a divisa, la religione, In

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==