La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

- 2()- rola di "ita dei popoli, il lingua ggio, anima un in· lc ra nazione , e che questa nazione r eclama la s ua integrità, r espinge il suo smembrameulo e invoca la riunione, la pace_, la salute della sua famigli a, il gabinetto inglese non mostra più, a ri guardo dell 'Italia, che una incomprensibile limitazioonc di vedute. Egli non sco rge che la questione secondaria, l'occupazione degli S ta ti Romani; non vede, tra la Francia, c l'Aus tria che dPJle l'ivalità; non sos pe tta in Napo leone III, ch e delle ambizioni. Non velle lo smemhrnmento di territorio, l'inflnenza strani era, il di spr·ezzo del princi- })io, che, ai ter·mini dell'atto <.I e lla San ta Alleanzn, è solo in vigore. Perchè quest' oblio? No i lo diremo colla stessa since ritù . Un principio è pres to obliato a llorquando non è che nn pt·e tcsto ritenuto per· una circostanza e ventual e. Al· lora la fed e in questo principio è alterabile, passeggera, mobile . Ma la nazione presso la quale questo principio è na to, non lo dimentica così facilmente. È la Francia, che ha messo al mondo questa g iustizia <.Iella politica, c he guarda a i pdncipii, non alle tradizioni , e che ri a lza a l di sopra di ogni tradizione, e di ogni principio, l a frate rnità, la scambi evo lezza, la fami glia unica delle nazioni. L' Au.stria l'ha presto dimenticato. Ne l 1820, n el183 J ~ nel 1848 essa non si è rammentata che l ' imperator Francesco l' ave va giurata, nel 18·15, i n una circostanza solenne, in faccia all 'unive ~ ·so. L'Ing hilte tTa lo dimenticherà ella n el ~1859? Noi abbiamo p ena o crederlo. A vero dire la politica inglese non è ancora fermn. Cio si r·avvisa nei suoi giomali, nelle sue irresolutezze, nell e sue conll·adizioni. Fedel e

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