La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

- -18ARTICOLO SECONDO. « In conseguenza, il SOLO PRINCIPIO IN VIGORE sia fra i detti governi, sia fra i loro sudditi, sarà quello di rendersi recipi·ocamente servigio, di testimoniar-si, con una benevolenza inalterabile, la mutua affezione da cui devono essere animati, di non consider·arsi, che COME lliEl'IIBR(D'UNA lUEDESilUA NAZIONE CRISTIANA, i tre principi non considerandosi, che come DELEGATI DALLA PROVVIDENZA PER GOVERNARE TRE RAl'IJI D'UNA IUEDESI.lUA FA1\HGLIA, cioè l'Austria, la Prussia, la Russia_, confessando Così che la NAZIONE CRISTIANA, DI CUI ESSI E I LORO POPOLI FANNO PARTE, NON HA REALJIENTE ALTRO SO- ' l\ANO CHE COLUI AL QUALE SOLO AI'PARTIENE IN PROPRIETA' LA POTENZA, POICHÈ IN LUI SI TROVANO TUTTI l TESORI DELL'AIUORE, DELLA SCIENZA, DELLA SAPIENZA INFINITA, vale a dire Dio, nostro Divino Salvatore. Gesù Cristo, il VERBO DELL' ALTISSiniO, la PAROLA Dl VITA. Le Loro Maestà raccomandano in conseguenzt\ ai loro popoli come unico mezzo di godere di QUESTA PACE, che nasce èalla BUONA COSCIENZA, che SOLA È DUREVOLE, di fortificarsi ogni gio1·no più nei principii e nell' esercizio dei DOVERI, che il Divin Sah·atore ha insegnato agli uomini. ARTICOLO TERZO. << Tutte le potenze, che vorranno solennemente confessare, i principii sacri_, che hanno dettato il presente atto, e RICONOSCERANNO quanto è impor·tante alla FELICITA' DELLE NAZIONI LUNGO TEnlPO AGITATE, CilE QUE-

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