La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

- 16 - La fede non è la lettera; è l? svil·ito, l 'intenzione, la coscienza. Qual'è stnto lo spirito ùei traltati segnati a Vi enna da i plenipotenziari delle potenze e uropee il 3 Gi ug no 1815, ?· Qu esti tratta li non portano preambo\o. Non sono che la riuuione pura e semplice degli accordi p•·csi dai plenipotcnzial'i . Più tardi si fece, in una forma solenne~ la dichiarazione dei principii, dietro i qua· . Ii questi accordi ùovevano essere intesi, eseguiti. Questa dichiarazione è l 'alto il più rimarchevole dell'epoca, quello per il quale fn stabilita la Santa-Alleanza. Non sono i pleni potenzi ari, che lo segnano; sono, il 24 Settembre 18,15, a Pari gi, tre me si dopo la segnatura de ll'atto finale del Congresso di Vicnna, sono i Sovrani ess i. stessi senza l'assistenza de i ministri , i tre sovrani d 'Austria, di Prussia e di Russia. Es~i riserbano un posto a tutte l e altre potenze che volessero aderievi, tutte, compresavi l'Inghilterra, vi aderiscono con solle citudine. Noi riproduciamo quest'atto )estualmente, integralmente. Egli ci rappresenta , in una mnniern indubitabile, l' intenzione , la coscienzn , la fede solto l'influenza della quale si era firmato, e si voleva mantenere gli a ccordi presi dai plenipotenziari nel congresso. c< A NOl\lE DELLA SA~TA E INDIVISIBILE TRlNlT.\ ' . « LE LL. Ml.\'1. L'l!UPERATOJ\ D'AUSTRIA, il Re di Prussia, e l'Imperator di Russia a seguito dei grandi avvenimenti che h anno segnalato in Europa il corso dei tre ultimi anni, e pr·incipalmente dei benefizi, che è piaciuto alla divina Provvidenza di spandere sopra g li Stati, i di cni governi hanno posta la. loro confidenza, e la loro speranza in ESSA SOLA avendo acquistata la convinzione, che è necessario alle potenze nei

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