La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

-15la' pr·osperiLà aumenta, e la possibilità dei mi glioramenti sociali si accresce. L ' l lUPERO È DUNQUE LA p ACE· ' ma la pace vivente, la pa'ce che cammina, portando scritto sulla sua corona : mode1·azione, aspirazione ; presentando, da una parte, una costituzione che rassicura e che calma, spente le esagerazioni, le animosità, i partiti. Dall' altra l'impegno solenne d'elargirla, dopochè la sua opera attuale sarà realizzata. ' Supporto capace di abbandonare quest'alta missione sociale, e ciò nello scopo di dare sodisfazione a d elle ambizioni collaterali,- ammettendo che ne esistano, - è un imputare a Napoleone III delle !idee completamente in opposizione ai fatti, che ha fin quì dimostrato in faccia al mondo intiero. Gli uomini di stato della Gran Brettagna, personaggi così commendevoli per le loro virtù private, per il loro attaccamento ai legami di sangue, come pu le loro qualità politiche non esiteranno, ne abbiamo certezza, a cambiar d~ parere in presenza di queste considerazioni; e cesse ranno di gettare le apprensioni negli spiriti a proposito di intenzioni che non esistono se non che nella loro immaginazione. Frattanto che la posizione è sbarazzata da malintesi , e ristabilita nei suoi termini veri, noi passiamo all'esame dell' ultime parole emanate dalle due sovranità, che rappresentano e fanno trionfare in ogni luogo la civizzazione . v. La Fede dei Trattati. La parola d'ordine della Regina Vittoria, parola_, che tutti ripetono da molti giorni, è que sta: la fed e dei trattati.

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