Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

2-a du~ provveda agli interessi di tutti, secondo le leggi comuni stabilite dalla costituzione, vale a dire, un ministero realmen te costituzionale. E se questo ministero sarà composto d'uomini ouesti e capaci, siano essi nati d' un duca e barone ovvero d'un bracciante, è cosa da non farne il miuimo caso. Se invece si vor rà o che siano tutti della co- - sta d'Adamo, ovvero tutti usciti d'un fondaco o d' una bottega, senza badare alla loro virlit ed al loro intelletto, non solo le faccende anderanno a traverso, ma anelassero anche a modo, sarebbe sempre non un governo per tutti e di tutti, un governo alla pari, un vero governo costituzionale e perciò della maggiori là, bensl un governo di parte, un governo di setta che stnrà in conti nuo contrasto, in ostilità continua contro Ja setta opposta finchè a questa non venga falto scavalcarlo. Vedete dunque che questo appellativo di Ministero dcnwcratico, o significa una cosa ingiusta, dannosa, che può esser germe di' discordie, disordini, e cagione perci_ò di debolezza nel governo, ovvero è una paro1a vana e senza sens'b, e che non dice nulla. 1\t i pare che parlo cose che intende ognuno, cose elementari che le vede un orbo. Oh, andategliela a far capire a certi, se vi ba2 '

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==