Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

D'ITALIA 71 3. IL CLERO. J> In Italia il clero è ricco dell'oro e della fede del popolo; conviene conciliarlo con questi due vantaggi, e guadagnarne ad ogni modo l'influenza. Se voi poteste in ogni capitale ueare dei Savonarola, faremmo passi da gigante.. IJ clero non è nemico delle istituzioni li~erali. Cercate dunque di associarlo a questo primo lavoro, che si deve considerare come il · vesti bo lo obbligato del tempio della uguaglianza. Senza il vestibolo, il santuario resta chiuso. Non allaccate il clero nella sua fortuna, nè nella sua ortodossia; promellelegli la libertà, e lo vedrete nelle nostre file.' ' 4. IL POPOLO. ' ' In Italia il popolo è ancora da crearsi; ma egli è pronto a rompere l'involucro che il ralliene. Parlate spesso, molto, e per tulto delle sue miserie e de ' suoi bisogni. Il popolo non intende ancora, ma la parte in tende operosa della società, si penetra di questi sentimenti di compassione del popolo, e tosto o tardi opera. Le discussioni profonde e dotte non sono nè necessarie, nè opportune; vi sono parole generatrici, che contengono tutto e che devono sovente ripetersi al popolo: libertà, di ritti deli' uomo , uguaglianza, fratellanza ecco que11o che i l popolo comprenderà, soprattutto quando vi si opporranno le parole di dispotismo, di privilegi, di tirannia, di schia-

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