Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

64 NOTH mo l!cgl i encomi che profondete aIl a grandezza augusta dc l Va ti ca no per minat·ne inosservato le fondamenta ? È duuqne in aperto pct· le t'i vclazioni del corifeo della setta che ' 'Oi siete uno stupendo panteista , un adoralo•·e etl un copista di Plotino, del Telesio, del Patt·izzi, del Bruno, dello Spinosa, dello Schelling· , benchò nel Pt·imato simuliate di abborrit•li, c benchè le costoro dott•·ine siano con~ dannale déllla Chiesa Cdltotici\ , lél quale voi dite ili difendel'e. Il triumvit'O prendcndovi in parola , vi risponde - Rendiamo , , dunque sociale la Religt'one , .•• Chè anzi nella sua medesima ., Chi esa diede Cristo il modello dell'unità, dell 'eguaglianza , del- , la libertà • • • • cassandone ogni ombra di forza c di dominazio- ,, ne . , .• - ed appreSSO egli, (riportando sempt·e le pat•ole della vostra lettera del 183i) vi soggiugne , o Giohet·li - E qui voi pale• ., sate come nell' Evangelio di Ct·islo aiJbian radice quelle sociali , dottrine che vengono oggidi sì popolarmente agitate • , • , cc. cc. - dunque ei vi manifes ta acerrimo nemico d'ogn i dominazione e {ona della Chiesa Cattolica , e caldissimo propugnatore dell'odierno socialismo e comunismo, quantunt{Ue nel Pt•imalo appelliate l'uno e l'a ltro peste della Socùtà . Mentre adunque qne1:1l' era vet•amente la vos tra dottl'ina , queste lt> voslt'e mire, pet•chè mai nel Primato aveste lo zelo e quasi lo scrupolo di fa•·e una lunga cntica, che voi d1te ossequiosa e riverente, al senno ed alla sapienza del gran Vescovo Bossuet 1 perchè ciò, se le vostre dottrine in Italia fut·ono (altro che la Dichiarazione gallicana!) qualche cosa di consimile a quelt e di Rosseau e di Volla ire in Francia, e di Kant, e di Hege l in Germania? - Allo•·a, voi di•·ete, io aveva la visiera calata - ma oggi che il lriumvit'O vi ha scopc•·to il viso , che gli risponderete? Che dit·e te al mondo pc•· giustificarvi non usu•·patore delle ovazioni che nell ' anno sco•·so, percorrendo quasi in t•·iont'o l'Italia, accettas te da Roma Cattolica, e pt•esso la necropoli di Santa Croce, e nel holognese Ateneo 1- Non vedete, che mentr·e voi nel Primato r•iprovate le rivoluzioni e pt·edicate il cattolicismo , e la confe· de razione de' Principi •·egnanti , Mazzini vi accusa (e vi porta le parole della vostra professione di fede alla setta) nemico dei Pt•incipi d'Italia, e della Chiesa e dell'Angusto suo Capo, e chiama un santo vost ro sdegno quel cumulo di vituperi, onde aggredite i Pt•incipi, ii Pontefice, la Chiesa ? Voi che vi most•·ate sì tenero dell'ortodossia ca ttolica , che vi fate a combattere la filosofi ca sapienza di un Rosmini , temendo, voi dile, che riesca io un paoteismo , soffri-

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