Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

LA GIOVINE ITALIA 57 E da quelli ipocriti insanguinati, vi volgevate con affettuoso fervore ai fondatori della Giovine Italia , dicendo : Non così voi che scrivete sulla bandiera italiana Dro E IL PoPoLo. Io vi saluto, precursori della nuova Legge, primi Apostoli del rinnovato Evangelio! E prenuncio fausto successo alla vostra impresa, ch' è giusta , e pietosa, e santa) essendo quella del Popolo , e quella di Dio. La forma antica del cristianesimo diceva : Dro E IL PRossiMo ; la nuova dice : Dro E IL PoPoLo. Perocchè Dio ) dopo nuova confusione delle lingue, e dispersione e cattività lunghissima , sta per riunire le tribù dissipate , e· fondare una novella cristianità. Il nuovo cvangelio ha , come il primo, la sua missione, le sue persecu'{ioni , i suoi martiri: e avrà il tempio aperto, e l'altare eretto. E Dio allora nuovamente scenderà sulla terrà; non come appari'{ione individuale fatta nella ragione d' un uomo ; ma universale , nella ragione di tutti. E siccome la sua legge) abbracciando tutto il consor'{iO umano, non avrà più contrario Cesare , cioè la for'{a , perciò non avrà per compimento la Croce; ma il regno, la pace , la gloria. E voi , pt·ecJaro Gioberti, vi fate credente, vi fate popolo, giurandovi come un povero soldato alla Giovine Italia, e dicendo agli antesignani : Noi ci stringeremo alla vostra bandiera , grideremo : D w E IL PoPoLo ; e ci studieremo di propagare questo grido. Se non chè, conscio forse e presago dell'incostanza e fragilità degli uomini pervenuti alla potenza e agli onori, ·giurate di combattere coloro , che facendo le rivolu~ioni , inten.

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