Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

50 A GIOS ERTI mm gli alli consigli e i conforti generosi che voi porgevate a quella devota gioventù , la quale li segu iva a prezzo del suo sangue. Ora che nei templi d' ItaJja si propiziano le anime dei martiri, 4 è ragione che tra le inferie espiatr ici non restino inonorati gli apostoli . E sebbene abbiano solo segnala ai credenti la Via della Croce 5 negli orridi antri di Spielbergo e eli fcnestreJ .. le, e su lle rupi di Calabria e eli Savoia, è diritlo che la gloria dei confessori si riverberi sul volto dei loro padri spirituali. E voi , nella serenità de] filosofo, e ne] candore del prete, non vogliate ritorcere troppo modesta la fro nte alla sanguigna luce che dai Sette Colli viene a sfolgora l'Vi sul sepolcreto di Superga , ove un popolo v'impose ai voleri d' un re , e vi diede tanto arbitl'io de i nostri destini. Assenta dunque l' umiltà vostra , e indulga all'ammirazione ir·resistibile e all' impaziente affetto la sollecitudine nostra di rita·at·re finalmente dai penetrali della Giovine Italia_uoa delle potenti vostre elucubrazioni. Egli è tempo che si vegga come con effi. cace brevil oquenza fin d'allora preludeste alle dottrine che nel Primato d'l talia, e in altre di più astrusa ra.. gione, veniste poscia svolgendo, intorno alla prestabilita e fatale gt·andezza della nos tr·a patria, e inlot·no alla innovazione ornai matu1·a delle umane sor ti. E sarà delizia ai repubblicani d' ltalia l'udire co~ me allora li appellas te amici e fratelli) rincarati dalle stesse speran'{e) e destinati fors e! a soffrire lo stesso martirio; e pt·omeltes te loro l' amore e le benedi'{ioni dei buoni, e l' ammira~ione degli stranieri , e

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