Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

44 Al COMPILATORI Ja croce , ma un regno stabile , una pace perpetua , l'immortalità, la gloria. Il g·iuclicio di Dio pari mente non sarà individuale, ma universale; e avrà luogo sulla terra, dove la giustizia sarà amministrata dal tribunale sovrano e infallibile delle nazioni; e allora si verificherà qnella tremenda parola , che i potenti saranno potentemente castigati. Ma frattanto, finchè spnnti questo bel giorno, e ridiscenda dal cielo il Mes... sia delle nazioni , noi ci stringeremo alla vostra ban· diera, e grideremo: Dio e il popolo : e studiet·emo di propagai' questo grido, e di compon·e in amichevole concordia i lacet·atori di quella, che si dividono quei due nomi. Combatteremo eziandio certi falsi a·matori di libertà, che vogliono questa senza il popolo, o contro il popolo, malaccot·ti od ingiusti; certi odia· tori delle antiche at·islocrazie, che vorrebbero suscitarne una nuova di attiJiature e di ricchezze; e che, facendo rivoluzioni, intendono a traslocare il potere in sè stessi, divisi dal popolo, anzi che farsi popolo, e restituirgli i diritti rapiti; certi che vilipendono e bistrattano il popolo con nomi spregevoli ed abborriti , con angherie, con soprusi ; eri aggravano il suo giogo colla stessa mano, con cui tentano schermirsi da quello dei nobili e dei tiranni; che pigliano occasione dall' abbiezione e dai vizi del popolo pet· averlo a schifo, e manometterlo, in vece di crescergli l'amore, la

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