Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

DELLA GIOVINE ITALIA. 41 ,, ta T. pag. 35 ~pecialmente dalla linea 15 in ap- » presso.) ~ che non contento a tiranneggiare e truc- >> cidare i suoi, benedice tutti i despoti, sfolgora co- >> gli anatemi tulli gli oppressi, adora un principe ,, eretico grondante del sangue di un popolo cattolico ,, e generoso, bandisce la crociata contro ogni civil- ,, tà, santifica la tirannide come un diritto, impone ,, la schiavitù come un dovere, e condanna Ja liber- >J tà come un misfatto; quando, dico, avrete conchiu- >> sa questa comparazione, ponete mano arditamente n al vero e vivo Cristianesimo, chiaritelo, divulgate- » lo; proclamate le sue dottrine (N. T. p. 38 e seg.) , i> per conquidere la tirannia senza tema che per alcuno n si confonda con quella religione di s~rvitù e di , barbarie, che oggi regna ts. Voi vedete, miei cari amici e fratelli, che partendo dalla religione o dalla libertà, si va dall'una all'altra reciprocamente , che i loro interessi sono comuni, e la loro causa una e indivisibile; e che se mai fu stagione, in cui dovessero quelle vicendevolmente porgersi la mano, e stringere insieme un' alleanza eterna, ella è la pres~te; in cui i desp_oti conoscono bene il loro utile, adonestandosi con una larva di religione che illude i semplici , ma non la conoscono molli cittadini, che pur caldamente amano la patria, i quali , non che par·er ed essere religiosi, si recano sconsiclamarlo? Dcmofilo! in tal guisa contraddire a cento vostre affermazioni nel Primato; contraddite ai fatti, alla storia, alla fede universale t A questi esti·emi deliri vi conduce la vostra libera filosofia, il libero esame, l' indipendenza della umana ragione dall' autorità della

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