Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

DELLA GIOVINE 1TALIA 37 n pratica 7 Ad un solo, subblime e semplicissimo: ama >> Iddio tuo padre, e gli uomini tuoi ft·atelli. Svol- ,, g~ndo, e interpretando questa celeste prescrizione, u mostrate, come la carità evangelica è principalmente n ed essenzialmente l'amore del popolo; e nel popolo, >> dei più infelici: dei miseri · per indigenza, per de- >> bolezza, per abiezione; poichè Ct·isto prediligeva ,, singola1·mente i fanciulli, i .poveri, i popolani; met- >> teva in essi le sue più care delizie; gli chiamava >> primizie deiJa chiesa; gli riputava la parte più pren ziosa del suo regno , e oggetto primario della reden- ,, zione. La carità evangelica è amore (nota T p. 33.) dei n miseri cziandio pe1· delitto; poichè Cristo amava· ten neramente i peccatori, e si compiaceva in usar con essi; ,, come quegli che ben sapeva, come i vizi e i delilli " procedono dalla ignoranza, dal difetto di educazione » dalla povertà, dall'avvilimento e dall'oppressione; >> e che però i peccati del popolo sono, più ancora ,, che suoi propri , peccati dei principi; i quali col loro ,, assoluto dominio (nota T p. 34.), coi pessimi ordini, ,, colle inique leggi, colle brame immoclerale loro prou prie e dei tristi satelliti, colla sete della roba e del ,, sangue , e l'odio del progresso e delle dottrine, sug- >> geriti l'una e l'altro dall'ambizione, e dalla paura ,, di perdere l'ingiusta ed eccessiva potenza) succhia- ,. Paragonate il Papa a Cristo, voi dite. - Sì, paragonatelo ; ma guai novità, qual divario, per tale confronto tt'overete, o Demofilo 1 novità nessuna, e quel divario che voi sapete c tutti sanno passare tt·a l'uomo et.l il Figliuol di Dio che prese umana carne c fec e proprie le colpe e le miserie nostre per redimerei; ma come vi do - ~

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