Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

DELLA. GIOVINE ITALIA 33 n te ) se sviluppando i germi racchiusi nel Crislianesin mo , mostrando) per di1· così, tutto l'ordito della sua >> tela, deducendo le conseguenze de' suoi principii, )) slendeJldone l'applicazione all'e là . presente) e. al vi- , voce nostrale che qui calza a capello) del pontefice. -Ed alla Pag. 311. - 1\Ia ii poter civile del seggio pontifìcale può pigliar du e , forme diverse, secondo Io st:~to della società in cui si esercita; le • , quali sono la dittatura t?·ibunizia e r arbit?·ato • •. - la p1·ima i m- , por ta 110a maggioranza assoluta sovra ogni altro potere e quindi ,, un'autorità di comando, c il secondo coi consigli c colla persuasio- , ne soltanto si esercita. Il dittatore ha un imperio., ••• , laddove ., l' at'IJitro è soltanto insignito di un primato d'onore, giacchè il , lodo ch' egli pronunzia non può sortire l' effetto suo senza l' ns- ., senso di coloro che in lui compromettono. - . Or chi non vede che Demofìlo e nella lettera alla Giovine Italia, e nel Pt'imato annichila pet' Io meno il poter civile del Papa? e dico, per lo meno, impcrocchè e dalle recate fl'asi, e da altri pass i rilcvasi che quell'arbitrato che è vuoto di qualsiasi potere, estendesi anche alla mottarcltia spirituale.- Png. 344 vol. 1. -A rista!Jilire nell'opinione il potere mode- " rativo del dogato Ualiano e dell' ar·bitrato universale del Ponteficé , volgano dunque i lo t'O stud i i zcl a tori prudenti della civiltà c della , fede. - Si fa dunque soggetto del dog:~to c del primato puramente .di onore anche la Fede! Son queste adunque le virllt patrie del precursore delle odierne rivolu zion i ? così abon'e il pagnnesimo, cd ama l'Italia c la fede dc' suoi padri l Cristo nella sua Chiesa fondò non una Repubblica, ma una l\Ionai'Chia, non destituita di dominazione e di for za, ma forn ila di una potes t~ somma indipcnùen tc, eù anco (in quanto riguarda l'integrità morale e cattolica) modcl'atl'ice di tu tLi i pol<!ri dell' Ot'IJe; nna potcs tà nel (oro interno, ed esterno, che ha il diritto di sciogliere c di ~legare, ti' insegnare, di perdonare e di punire, c che serba non al consesso gene1·ate dei DemofìU, ma al solo Pontefice Romano custodire c giudicare la vc1'ilà, da Lui dipeurlcnli i Vescovi del Cattolicismo intet'O anche òiscutenti in generalissimo consesso. La cariUt cvangelicn è nmore, ma amore ordin11to; Cristo predì· lige i poveri c i deboli , ma lot' pot'ge proporzionatamente mezzo e •

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