Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

DELLA GIOVINE rTALIA 3t )) antichissimo, presedeya nel caos primitivo aHa con-- J> cordia degli elementi, ed alla lenta generazione del - >> le cose. l sensi (S) e le credenze religiose sono ajuto » e compimento della morale: non che la sovrana leg... >> ge del dovere, regina, come dicevano gli antichi , >J dei mortali ·e degl'immortali, dipenda da un prin- >J ci pio estrinseco, e non ripeta la sua forza da sè J) medesima e da sè sola; ma il dovere, senza Iddio, H è un fatto impel'fetto; è un non so che di aereo, >J che manca di sostanza e di spiegazione; e come ta- >J le, la mente umana, vaga di chiarezza e di unità, J) è tentata di seonoscerlo, o travisa rio; poichè il n concetto di dovere è astratto; e Iddio non è altro )J che l'ordine e la -moralità sostanziale, vivente, e, >J come dire, personificata. Ora siccome 1a Jiberazio- >J ne civile di un popolo è opera che vuole uoa grande J> energia e stimoli fortissimi; è un'opera, non di >> pnra distruzione, ma di più, e prineipalmente, di u edificazione; è un'opera, che ha il suo principio J) e il suo fine nella morale, giacchè ella muove dalla accetta le espressioni della Scrittura Sacra, c il senso che loro attribuisce la Chiesa. (S) Non i sensi e le credenze 1·eligiose qttalunque, ma la sola cre - denza cattolica è fonte della morale, e ne è aiuto e co1npimento in quanto che regge a seguire la morale gli animi ed i cuori umani, che senza ta le a iuto agevolmente ne devierel>I.Jcro. - La l egge del dotJere non dipcnclc da un princ~·pio est1·inseco, ma direttamente da Dio thc ne è l'Autore. Quanto poi all' Esset·e Supt·emo, noi diremo colla ùotlt•ina della Chiesa Catto li ca, che è perfettissimo, senza ai.Jbt•acciat·e la ùel1ìnizione, che nè tlà Dcmofilo, il quale lo l'ipone non in altro , che nell'ordine e nella moralità sostanziale c vivente, c personificata : pcrocchè queste fra si sono gt·avide di panlcismo.

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