Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

30 Al COMPILATÙÌU Rivolgendomi quindi agli amatori di libertà pat•- lerei loro in questi tet·mini: (C l capitani, i legislan tori, i formatori e i conquistatori di nazioni, i fon ·· u datori di citrà, di sette e di scuole filosofiche, i ,, poeti , gli artisti, gli uomini di ogni sorta , che ,, s'illustrarono in qualche genere con azioni vi rluose n e grandi, e lasciarono di sè vestigio sutla lena e (Q) • >> fama nella memoria dei popoli, onorarono la reli- ' ' gione; e se ne valsero come del mezzo più attuoso >> alla grandezza della loro celebrità, e delle loro opeH re. Il segretario fiorentino pone i fondatori delle re- ' ' l igioni nella prima schiera degli uomini più bene- " meriti e famosi, e nel novet·o dei più infami 11 e ma- » lefici i distt·uttori di quelle. L'effetto religioso, ol- >> tre all'essere grandemente opet·oso, ha qnesta sin- >J gola re proprietà di tendere a rannodare, a compor- >> re, ·ad edificare, a metlet·e in armonia; è un effetto H generativo e conciliativo, simile a qnell'Amore, n genio invisibile e divino, che, secondo un mito (R) (Q) Pnò essere che tra questi uomini illusti·i, tra i fontlatori ùi sette, c ùi scuole e fonùator·i ùi nazioni, c poeti cd at• listi ec., molt i onorasse•·o veramente la Religione, ma molti altt•i la disonorassero; bisognerebi.Je vedet•e in che ripon ga Dcmolìlo l' ono1·e della Religione. Deve inoltt·e av vet•tirst che, propt·iarnentc parlando. la Religione è una , la caUolica, non compiendosi l' idea di Reli gione se non se col col legars i la cognizione e il culto tli Dio. Laonde, i capitani ed i legislatori cc. o!Tesct·o la Religione, se la iùolatraron<t in un' idea fal sa od irnpet' fclla. (R) Il mito ùi cui p:ll'la Demofilo dee shandit·si dall e idee della Religione cattolica. Quanto allo SpirUo che era sulla supct·fi cie delle accrue o del caos pt•imi t ivo, il cattolico non sa tli mitologia~ ma solo

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