Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

DELLA GIOVINE ITALIA. 29 n eterna; e il suo dominio nell' intellelto, per nobili- >> tarlo e migliorare i costumi, dee esser libero, e >> generare un ossequio non cieco e servile , ma ra- >> zionale. Nè le pacate investigazioni, scevre di qnel- >> la rabbia che Yiene concitata da un'autorità ingiu- >> sta e coattiva del pensiero, giovano al falso; che anzi >> per esse la verità vicn sempre finalmente a galla , >> e ottiene uno spontaneo e perpetuo trionfo. Il seco- >> lo infine è supremamente sociale , cioè tende con >> ogni sforzo a perfezionare gli ordini del consorzio >> civile, perchè gli uomini sentono confusamente un >> bisogno di esercitare le varie loro facollà in modo >J largo e illimitato, e si sdegnano delle pastoie e dei >> lacci onde sono costretti. Rendete adunque la relin gione sociale : fate che la sua voce alle nazioni sia n voce d'unità, d'indipendenza, di libertà, di egna- ' ' glianza, di umanità, di amore ; la sua voce ai ti· >> ranni sia voce di condanna e di anatema; sia grido n di terrore e di vendetta divina per mano dei popon li; la sua voce ai particolari cittadini imponga la >> carità della patria, l'odio della tirannide, il culto n delle virtù pubbliche , lo studio del vivet· libero , >> l'ammirazione e il desiderio del martirio patrio. ' ' Se farete cosi, !a religio~e rinascerà, tornerà a fio· >> rire: e accompagnata ai progressi deJI' umana speJ> cie, durerà lontana quanto il mondo. Altrimenti ella » morrà, per quanto sta in voi, e malgrado dei vostl'i >> sforzi. E voi, non che gratificarla, come traditori J> e micidiali di essa sarete un giorno giudicati. >> (vedi le note G. 1. K. O. P.)

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