Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

DELLA GIOVINE ITALIA. 21 » è morta; pet'chè ha perduta la signoria delfa fede) JJ colla quale una volla conquistò il mondo. Ella è >J morta ; perchè i suoi dottori e ministri l'hanno svi- ' ' sala e guasta, spogliando i simboli delle loro idee J> o queste adulterando, conompendo gli ordini della J> sua gerarchia, introduceutlovi il fasto, la corruttela ,, e l'ignoranza, facendone scudo o strumento ai ti- )}. ranoi , e giogo ai popoli, inimicandola contt·a il vi- » vere libero, il libero filosofare , i progressi delle >> scienze , e il perfezionamento individuale e sociale. sia veramente filosofo, e che la filosofia sia veramente tale rcndeo dole quella dipendenza, che ha per ordine di natura, dalla Chiesa CalloJi. ca prima maestra ùcl Ycro; non immedeHmate la religione colla raaione; 11011 pretendia te il libero e~ame: impel'OCChè lutto questo sarcl.lb~ il dogma fondamentale di Lutero, Non crediate che l'umano ingegno per volgere dei secoli si renda incapace ùi Cl'l'are, e non al.llJia necessità ùi una guida che egli trova unicamente nella Chiesa. L' umanità di Europa uscì cleli a barùarie (lo p1·edicate voi stesso, Q Demofilo, anche nel Pr·imato d'It alia) per sola opera della chiesa; dunque, se ogg i l'Europa cscisse dalla t·utela tlella Chiesa, ridivcl'l'cb!Je ba••!Jara . Quaìi idee l' Emopa ha ~~·ovate? le vos tre, o Dcmofìlo! ma esse sov ve r - ti rc!JIJero la mo•·ale c la civiltà, spi ngerei.Jbero l ' Europa a Il' ateismo. E la sc1·ic degli eretici c fal si fil osofi, contro i quali voi medesimo nel Primato mostrate ti' inveire , provnno, che la vostra libera disqttisi%ione sarc!Jbe f:~talc, c che la verità quantunque bella cù eterna non salva gl'intelletti llall' cr,·ore (colpa il pote1·e òelle umane passioni) 6e gl' intcllctli medesimi non freni una suprema inappcll alJi le autorità. E se il secolo è, come voi dite, vcl'amcnte sociale, e desidcl'ate che perfezioni gli orùini civili, rendctelo cattolico; non I'Cndclc la Religione sociale, ma la società relig1'osa. Allora fiorirà senza ostacoli il pt'Ogl·cs:;o, che altrimenti morreùi.Je; allo1·a la vostra setta, o Demofilo, radicalmente nemica de l IJenc, paniciJa della Società c della Patt·ia, senza la ÙUI'a e giusta necessilà ùel diritto ùei ccmnon·i, vet·- r~ fugata e distrutta.

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