Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

.. 18 Al COl\!PILATOl\ l ·profìttevole ogni dottl'ina (come i Romani torcevano in ·pro della repubblica gli oracoli e gli auspicii), ma naturale e necessaria deduzione di quella, sostanza ed anima delle sue dottrine: imperocchè le finzioni e gl' inganni non conser·vano la lot·o autorità, e non pro- ~ano lungamente. L'Alfieri avvet·tiva, che la religione gioverebbe gt·andemente al vivere civile , quando ella . imponesse a tutti i cittadini una stretta necessità di amare la patria, di acl{uistare, promovere, tutelare la libertà sua, e consact·asse come supremo dovere l'odio della tirannide to. E bene diceva il vero, poichè la religione, immedesimata in tal modo colla civiltà , partici perebbe a questa la virtù sua; e farebbe del foro un santuariò , della rìng hiera un pe1·gamo, della legge un oracolo, del magistrato un sacerdote , del vii;tuoso cittadino nn santo, del prode soldato che muore in battaglia un martire. Dolevasi che una siffatta religione mancasse al mondo; ed in ciò errava col suo secolo, giudicando del Cristianesimo qual era stato fatto dagli uomini, e non quale fu instituito dal stto fondatore, non quale è destinato a risorgere e du... rare eterno come l'eterna ragione, di cui è la forma più perfetta e il simbolo più appropriato. Egli è temDemofìlo. Eppure Gioberti nel Primato leva al cielo i missionari cattolici, i ft·a ti, i Gesuiti, i Domenicani, gli Scolastici, Sant'Anselmo , S. Bonavenlur~ , S. Tommaso d'Aquino, il Romano Ponlelìcc, il Cattolicismo: condanna Cartesio, i panteisti, il t'azionalismo germani co, il gallicanismo, i·l giansenismo 1 ma che perciòf non è a stupire: egli .avea già detto prima solto il nome di Demofilo -le idee reUgiose sono le più importanti-. Quest'era la gran molla prcmc..Jitata da Vincenzo -GioiJet'ti a combattere con mentita semiJianza la Civiltà c la Fede i

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