Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

DELLA GI(J VI NE ITALIA. 13 vada d'accordo t:olla filosofia, come si suol dire. ma to il rifìl)rirc della tna giov inez za? Rimanti adulta c virile. La vet•ità cattolica sttlla qttalc è fondata la Lna grandezza non ha ùisognf) di t'in giovanire : essa non invecchia; era pr·ima, e st;nà dopo il vol - ge re dei secol i. Nè aspit•a t·e al novello Primato àvite c morale, se pm qnivi fruttificano i semi del pauteismo di Dcmofìlo . - Se non che il Cioùerti in alcuni luoghi del Pt•imato condanna il panlcismo del Br·uno cos icchè si esc luller·ebhe che CiolJerti fosse l'autore della lettera alla Giovine Italia. E di fatto nella pag. 51. tom. 2. - leggesi - E siccome il panLcismo è l 'apice c la somma della spec ttl a- " zione etcr·odossa, giova l' aner!ir·c che il solo panteista italiano , di gr·ido fu il Beuno, che profugo dalla Patria bevve c coltivò i se - }> mi ittfausli e pestifet·i in coutrade str' ;.lllie.rc. - Eù allrove (P· 73) - Gli stud i t•i sor·ti .... par·torirono litta quinta forma <li lìlosofia ita- ., liaua; la quale fu nella sostanza un rinnovamento del pa ga ncsimo. ,, Onde, malgr·ado il valor·c non ordinario del Pomponazzi, ùcl Pa- " !rizzi , del Cat·tlano, del Telesio, del Bntno, del Ca mpanella , c , di allri in buon numet·o, le !or· dottrine non allignarono fra noi.,. Ed alla pag . 103.- • .•. e al razionalismo, che da un Ialo s 'in- ', tr·cccia colla nuova forma dcii" eresia protestante c coll' eterodos - " sia oricutale, e dall' altt·o si attiene ai falsi sistemi filosofici, c , spccialmenlc al sensismo al psicologismo e al pantc·ismo. L' ct·e· , sia rnionalc ... spi anta il Cr·istianesimo dallt! radici, è la piìt , pet·icolosa c vivace e quindi la piLt degna d'essere combattuta con , alacrità c solet·zia. - Ed alla pag. 117. - Ot•a, i dogmi pantei- , st ici, immedes imando la perso nalità umana colla naltll' a, e questa , con Dio, tl·oncano i nervi dell' arbill·io c sostituiscono alla Prov- , vidcnza libct'a c sapiente un fato cieco ed inesot·abilc. -Dunque, s i di t'ebbe, Gioùerli è tutt 'al tro che razionalista c pantcis ta. 1\Ia pure a fronte dci passi tcstè recati, abùiam veduto nell a nola C che egli nello stesso Primato (vol. 1. pag. 18-19) dichiara di aver fondalo il suo sistema su prove schiettamente ra;;ionali e indipendenti dall' autot·ità tlclla rivelazione. E se consideriamo il seguen te tl'atto (vol. 2. pag. t1 ) L'ente crea le esist enze, può voltat•si in questi tcr- , mini: L'Ente per mezzo della pat·ola in terna c ideale, crea la , , pat•o la eslct·iol'c·, che è una copia mondiale, contingente e finita ,, del · modello divino, necessario e infinito, c un individuamento

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