Discorso del conte Terenzio Mamiani recitato al banchetto ... - 1847

3 Io vi dichiaro, o fratelli, con gran fermezza che quando anche i miei disagi e le mie affiizioni state fossero immensamente più dolorose, quando avessi incontrato non pure un esilio quale ò sofferto ma dicci altrettali ed ancor più acerbi, queste nuove sorti d'Italia porgerebbermi una mercede e un compenso oltremisura superiori; e la contentezza che mc ne procede esser dee riposta tra le cose ineffabili c tra quelle divine pregustazioni delle delizie celesti che alcuna ben rada volta sono agli uomini concedute affin di aprire il loro intelletto e crescere illor desiderio inverso le bellezze sovramondanc ed eterne. Per rispetto poi all'intenzione amorevole che tutti manifestate di onorare in mc non solamente le mie opinioni c la santissima causa a cui son devoto, ma cziandio la mia persona c quello che di lodevole a voi par di trovare nell' animo c nell' ingegno mio, sincera-

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