Discorso del conte Terenzio Mamiani recitato al banchetto ... - 1847

4 povero rifuggito lasciare in terra straniera le sue ossa non lacrimate da alcuno, ciò è tale e tanta dolcezza e consolazione che le parole non vi arrivano e l'arte del dire smarrisce ogni sua facoltà. Ora, questa per appunto è la condizione e la insufficienza in che trovasi di presente la mia lingua e il cuor mio. N è con tutto ciò io v'ho ancora ricordato le cagioni tutte quante della mia profondissima commozione e della piena impossibilità di significarvela. Conciossiachè io pensava che a' miei sospiri e al mio dolore trilustrc fosse unico testimonio Iddio e solo qualche amico d'infanzia dentro nel chiuso animo se ne compiangesse; laddovc voi mi dimostrate, o fratelli, con mille prove che tuttaquanta la mia città c provincia natale partecipava al mio lutto e dolore. Vollero i nemici del bene c più specialmente nemici d' ogni libertà c grandezza d'Italia non che sbandcggiarmi

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