Discorso del conte Terenzio Mamiani recitato al banchetto ... - 1847

IO spirito municipale, quando sia ben temperato e commisurato all'amore e servigio che tutti dobbiamo alla patria comune divenga sorgente perpetua di profitto e virtù, massime in questa nostra Italia in cui la potenza individuale tiene spesso del prodigio, quando che altrove le grandi cose si operano solo per virtù collettiva come sforzo e peso di masse i quali in ciascun atomo componente non appariscono e non ànno valore assegnabile. Ma pcrchè lo spirito municipale non nuoca ed anzi giovi e fruttifichi, egli è gran mestieri non solo connettere e subbordinare ciascun atto della vita del proprio comune all'universal vita della nazione, ma stringere quanti più legami si possono di socialità e di fratellanza con le città finitime e prossime, affinchè un flusso perenne di scienza e di civiltà corra e ricorra pet· esse tutte come sangue per ogni vena di corpo ani~

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