Discorso del conte Antonio Saffi, letto il giorno della solenne distribuzione de' premj dell'anno 1839

' medesimo an iso aver tenuto l' altro pur sapienussnno , Solone Ateniese; i quali due in città celeberime furono d' insùtuzioni e di bei costumi ordinatori, E yolendo pur crescere alquanto più peso alle mie parole, aggingnerei, che Platone, la cui men\e divina bastò sola a comprendere quello che uppena possono molte menti raccolte insieme, non solamente si mostrò affezionato di questa usanza, ma eziandlo i fanciulletti, e non anche tolti alla cura delle nutrici, volle che per le tribù tutte in luoghi pubblici si menassero. Ma, come è detto, essendo alcuni non troppo arrendevoli al buon pensar degli antichi; ed altri por sendo, che per alcun che di reo insorto talvolta nelle pubbl iche Scuole, non s' indurrebbero di Jeggieri ad averle in quel conto che si vorrebbero; estimo, che convenevole sia d i venire investigando ciò che h a di bene , e ciò che ha di male in ciascun de' due modi d' insegnamento ; acciocchè veggendo voi stessi , da quale parte s i stiano i minori mali ed i maggiori beni , possiate per via di comparazione, non per altrui sentenza, conoscer chiaro, quale abhia ad aversi in .maggiore s tima. E prendendo la cosa dal suo principio, due sono le ragioni, per le quali s i pare nata cotal discordanza di avvisi; l' una è , che pensano alcuni, essere migliore provvedimento a' -costumi il tenersi lontano dagli uomini di quella età, l a qual mostrasi in estremo inchinata ai vizi, e donde assoi volte si videro insorgere turpitudini; l'altra, che l o Jnsegnatore , qual egli sia, sembra lor o dovere spendere pi t• utilmente il tempo con uno solo, di quel che s' ei l' avesse a partir con molti. L a prima, per vero di re , non è a negare, che non sia a tenersi di gran momento; conciossiachè non è alcuno alquanto amico della virtù, il qual fatto accorto, che le pubbliche Scuole giovassero agli s tudi il ph\ grandemente , e a' costumi nocessero, non estimasse più bella cosa il vivere onestamente, di quel che imparare per eccellenza, non senza scapito de' costumi. Ma qual è quegli d i si corto intendere, che non veda aperto, che se pure cotali cose fossero alcuna volta riusci te vere, non han però colle Scuole collegamento d i sorta? e che lo indiscrete menti, anzi che recare l' inconvenevole alla condizione delle umane cose, delle quali non è alcuna, comunque buona , che non possa invi&iarsi, hanno ag-

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