,. 43 gua l'Europa vedrebbe un conflitto di tutti contro tutti .. · Io non credo di essere secondo ad alcuno •. nel desiderare la grandezza maggiore della mia patda, ma affermo che il dare alla politica italiana un indirizzo di rivendicazioni ostili verso le naziopi vicine sarebbe er - rore e colpa gravissima. La buona politica c'insegna ad esser e leali osservatori dei pa t ti, a mostrare la solidarietà che ci lega alle altre nazioni per la pace d'Europa, ad ispirare loro il rispetto e la fiduci a, a pr eparare con questi mezz i l'avvenire. Ai popoli savi e forti non mancarono mai le occasioni, t r oppo spesso alle occasioni venne meno la sapienza e l'ardire dei popoli e dei governi (Applausi vivissimi). Signori! Vi ho espresso i m1e1 pensieri e i m1e1 sentimenti sulla cosa pubblica, scevro egualmente da rancori e da ambizioni. Ho parlato per me solo, non per altri; il mio discorso non è che un'amichevol e conversazione del deputato di L egnago coi suoi elettori. Io vagheggiai per la mia patria, che ot-· tenuta la indipendenza e, vinta la grande difficoltà del pareggio nella :finanza, la sua operosità , la sua energia si r ivolgessero alle scienze, alle arti , all' agricoltura , alle industr ie, ai commer ci, e sperai di vederla in breve tempo raggiungere le altre na-
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