Marco Minghetti - Discorso agli elettori del collegio di Legnago

' 42 prudenti il dire: l'ora non è propiZI&; noi attenderemo tempo più opportuno. Imperocchè coloro che conoscono il nostro intendime.c.to avverso, coglieranno essi stessi il tempo favorevole per renderei impotenti ed assalirci. Non è questa una politica sapiente, degna di una grande nazione. (Applausi) Anche l'idea di nazionalità può avere i .suoi traviamenti se, cessando di essere anello intermedio fra l'individuo e l'umanità, trascç>rre ad orgoglio e disprezzo altrui. Vedete la Francfa, questa nobile nazione a noi vicina, che per tanto ,tempo pretese le fosse dovuto a confine Ja sinistra del Reno; questa pretesa fu il principio dei suoi guai. · E la Grecia ! Chi non ama questa sorella maggiore, questa culla delle scienze e delle arti ? Finchè vi sia chi onori il vero, il bello ed il buono, il suo cuore batterà alle sublimi memorie del secolo di Pericle; che se dopo aver acquistato la ' sua indipendenza e la sua libertà, invecè di mirar solo agli ostacoli che la strettezza del territorio poneva al suo svilu~po, avesse imitato il Piemonte e rivolti i suoi .sforzi a ordinare la finanza, l'esercito, l'amministrazione, non credete voi che negli ultimi eventi avrebbe potuto riportare palme decisive di trionfo~ Io vi prego di considerare che tutte le nazioni d'Europa hanno qLtalche territorio irredento : a questa stre-

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