Marco Minghetti - Discorso agli elettori del collegio di Legnago

38 abbiamo un concetto chiaro di ciò che vogliamo, e che abbiamo inoltre la forza morale e materiale per far prevalere questo concetto. (Applausi vivissimi) Ora io non posso tacere che nel discorso dell'on. Cairoli molto v'ha invece di oscuro ed involuto. - Parliamoci chiaro. L'Italia deve cGnsiderare l a occupazione austriaca della Bosnia e dell' Erzegovina come un male, come una minaccia, come un dete7 rioramento della situazione propria nell' Adriatico ~ l Io credo di no. Comunque la resistenza incontrata specjalmente nella parte musulmana della popolazione possa far credere il contrario, pure io credo che nessuna potenza è più atta dell'Austria ad esercitàre un influsso benefico in quelle contrade, nessuna più acconcia a preparare l'avvenire delle popolazioni cristiane suddite alla Tur- .chia, nessuna più capace a contrabhilanciare la potenza della Russia se minacciasse di soverchiare. (Applausi) Nè penso che la Bosnia e l'Erzegovina diano all'Austria alcuna preponderanza sovra di noi nell'Adriatico e nell'Egeo. E non è forse una tradizione italiana che l'influenza austriaca debba portarsi verso l'Oriente~ Io guardo la storia d'Europa e veggo che tale fu il pensiero dei nostri grandi uomini, dal principe Eugenio dì Savoia sino al conte Cavour. (Applausi) E fu anche l' istinto delle moltitudini,

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