Marco Minghetti - Discorso agli elettori del collegio di Legnago

36 una delle cagioni, e non ultima, per le quali si potè dire aver egli esercitato tanta influenza nel Congresso di Berlino, e si potè ascrivere a suo merito se, rimettendo ciascuna delle parti contendenti di loro pretese, fu evitata una nuova e più crudele guerra in Europa. Nè diversamente aveva operato la Francia, della quale si sapeva che nessun argomento avrebbe potuto smuoverla dal suo proposito di neutralità. L'on. Cairoli nel suo discorso afferma due cose: I. Che noi non potevamo fare di più nel Congresso ; II. Che la nostra libertà è piena ed in· tera per quel giorno, che il trattato di Berlino volesse mutarsi. Credo anch'io che, giunti al Congresso di Berlino, non avremmo potuto fare di piil. Ho udito anzi, e lo dico francamente e con soddisfazione, lodare da molti uomini autorevoli il contegno dei nostri plenipotenziari nel Congresso. N è si può negare che hanno prestato il loro appoggio alle deliberazioni più razionali. Ma non è qui la questione. La questione è, se una condotta più sagace e più ·abile, in precedenza del Congresso, ci avrebbe messi in grado di esercitarvi una parte più decisiva, e se alla nostra poca efficacia non abbia contri- ' buito principalmente l'isolamento in che ci siamo trovati. (Applausi fragorosi) Di ciò ha colpa un poco anche l'on. Ca!-

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