Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

-li / ad ac!'inger•i, pazit'nt1•, a rimediare, (JI'I' poi. cinque mPtri pi(r in là. ric·ominciat<' da C'apo! l~ propri o un crron• adibir<' i \'Oiontari a tal!' clitlieil c• man~ione. 1·:· l'uni<·a maniera pl'r ritanhtre lP martie, p1•r perdrrc· tutto in rapo a due g-iorni di <'<tmmino. Dopo du1• or<' da che sono state Jm,c·iatl' indietro lt• JleieOI'I' è s uonato 1'11// e \'i<'IH' dato l'atteso l'ordine del m n do. l'>t ·fu·selli , c·on viva gioia di tutti noi. è 'lato ~"omnn· ùalo al ser vizio der vi veri. Con d va gioia, ho dNI o, pereh è questo bizzarro l'Il irn•qui<'lo fiorC'ntino ha 1111 <'uorc• ed una buona \'Olontil r·o;.i grand<• ehe sa•·ebbl' r·apaec• di rim11nc•r·e senza mangiare J!UI' di e~st'r<' utile agli amici. 1:; distribuita una JH'tora arrostita Jl<'r plotonr. A Ka· lampa<"a gii\ ru ripartita una pngnotta c· pareedri<' g~tlll'tt<• per t• iascun o. Ora proprio ](' funzioni d<•ll'utliciah' ~i identifi<'ano c·on quell<• del padre di l':uni~dia. Tutti i mi<•i ~olclati. a gran vo<·<•, prl'tenclono. inflitti, cht• io fu<·c·i;t le parli Pd l'Ceomi, eoltrllo in mano, <"On nr ia di l'11irurgo in imbarazzo, a di· viclen• CJU<'sto povero eadavrre peeorilr in '<•nticiuqu<• pezzi <"d a dbtr ibuirl<• a que~ti IIII!MZi i quali, <"OmP f:tnti scolnrrtti, sii nno ad attendere c·on In mano t<·~n e c·on l'aequoli na in bocca. l'oi Ri r·iprendP la marcia. N<•l sorpa~~are un <·olle, cl'n('cordo <·on il capitmJo Pie· dni, vogliamo fare un esperi nwnto tatti<'o: simulare ciol> un n!-~alto rwmic·o a destra l' <'oron;lrc imm<'diatnment<• la collina. Al nos tro ordine l'oncitato, pare<·rhi c redono che ~i faeein sul st• r·io e 1'1'\'0iuzionc riesce eh<' & una ml.'nl\'i glia. \'iene quindi ripn•m la marcia m<•ntre noi unìeiali, in <·r·oechio, <·on la sciabola n .<pa/l'a,-;,1, a•woltiamo le spii'· gnzioni k<ttlidw del l'n pitano Piccini. A cl un eerto punto e'r' dn tragittarr un fiume abba· stanza profondo e tutta la eompngnia, uno per uno. è C'O· stretta a passare cautamente ~ur· un tronco d'albero. gel·

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