Giovanni Adorni - Intorno a un discorso del signor Cesare Cantù ...

OssERVAzioNE '.}'.) ,j,) Io ho riferì to questa N ot a, la quale, forse pere!. è non conosco le opinioni filosofiche del Sig. Cantù, e il valore di alcuni vocaboli, di cui egli fa uso, mi è riuscita oscura. Ma agg iungerò che qual ch e volta ho dovuto fare l e meraviglie grandi nel leggere nello stesso Ricoglitore Artico li pertinenti a cose di filosofia , non però del Sig. Cantù, nei quali e ra uguale per me l 'oscurità delle parol e a quella de' concet ti; nè sapeva comprendere come quelle scritture potessero illuminare le menti e far progredire l ' inte lletto· nella cognizione e nella scoperta del vero. Nuova cagione che mi facea dubitare, se il linguaggio usa to presentemente anch e in filosofia sia veramente il migliore ; e se non gio\·erebbe molto lo studiare con più cura la lingua n ei filosofi italiani de' secoli passati. Ecco, per nn solo esnmp io di qne l che asserisco, come incomincia un articolo Sulla Sensazione, inserito nel Fascicolo ù' Aprile del Ricogli tore del I 836, pag. 532. , Il buon senso e le lingue sono la bussola delle parlanti intelligenze snll' oceano delle contrastanti opinioni che, intitolandosi fìlosoftche senza autorità, possono perciò nella più parte domandarsi forme idolatriche dell'. umana compiacenza, e confusione del vero col falso ,. - - Pag. 467. , I moderni 1taliani, troppo svogliati dagli stndii severi, ben poco aiutarono, come ogni altra parte della filosofia, così lo studio metafisica delle lingue ,. OssERvAzioNE: In vece d ' imitar gli stranieri, che per gelosia ed invidia non cessano di schernirei e ca lpest arci, poteva l'Autore accènnare le parti dell'umano sapere che son troppo trascurate in Italia, e dare con fraterna carità un' esortazione, nn consiglio a colti varie 3

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==