Giovanni Adorni - Intorno a un discorso del signor Cesare Cantù ...

A L LE'l''J,ORR Ancora quistioni intorno ctlle parole e alla linguaj ancora libri c libercoli per annoiare i lettori, per fare consumar tempo, e per mostrare sempre più apertamente le nostre interne discordie e le varie opinioni degl ' Italiani risp etto a cosa, che, meno di qualunque altra, dovrebbe ornai l asciar luogo a dispareri . Sono già state scritte gramatiche , son già compilati e si v an compilando Vocabolarii in diverse provincie d'Italia con metodi e regole quasi uguali, cosi,;eh è si poteva spr1rare che l'Italia tutta fosse convennta in una sola sentenza intorno alle leggi principali del nostro lingnaggio.- Giustissimo lamento è questo, ed era bella la speranza cl~<! gli ingegni, dopo l ' apprendimento della propria lingua con leggi ferme e invariabili, dirigessero le loro investigazioni a cose più gravi, più importanti, e di generale utilità. Ma anche in questi 1dtimi tempi alcuni han voluto far rina.Jcere antiche dispnte, e mettere nuovi dubbii nelle menti de' giovani , e render/i incerti del metodo da tenersi e nell' apprendere e nell' usare la l ingua nostra. Fra le scritture spettanti alla filologia, che più di fresco vennero pubblicate, è un Ragionamento del Ch.mo Sig. Cesare Cantù intorno ai Vocabolarii della ling1t f1 it11lirma, inserito nei Fascicoli di Marzo, ApriLe e ll'ln fgio r836 del Ricoglitorej il qual discorso ,

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