T.O. Cassau - Una corsa attraverso la cooperazione di consumo inglese

., BIBLIOTECA MENSILE dellaCooperazione e d llaPrevideoza = 1914 Maggio:· UNA CORSA · nttrnverio In [001~rnlione ii [ niumo in~le~e DEL Dott.T. O.CASSAU (Traduzionee riduzionedal tedescodi ETTOREMARCHIOLI) l•,l>I l'O /I CtJH/1 1>KLLA l.1-:<1t. NAZtoN,"-1'- u1,1.1,11 Coor1mATIVF. •: 11111.1.AJ!mHrnt.i10~1: ITAJ.JANA mr1.1.1,: Socrn'l'À m M. Mll..ANO • Vh1 l"8c••·• 10

AVVERTENZA Il presente opuscoletto è in pMte il riassunto in parte la traduzione di una serie di articoli pubblicati dal dotto?' C. Cassau sulla Rivista delle Cooperative di consumo tedesche. Gli articoli del Cassau, che ha studiato sul luogo e no11 superficialmente, il movimento delle Cooperative od Unioni di consumo del Regno U1iito, sono poi stati raccolti in fascicoletto e distribuito iii larga copia ai cooperatori di Geriftania. Lo scritto del Cassau e-i sembra tiotevole non solo perchè traccia sinteticamente il quadro delle Cooperative di consumo inglesi, ma anche perchè nella conclusione pone in risalto le manchevolezze del movimento stesso, e suggerisce i rimedi creduti adatti ad eliminare le più gravi difficoltà, iii cui si dibatte la cooperazione di consumo d'oltre Manica. Da q1,esta parte, assieme a quella concernente l'organizzazione amministrativa e commerciale delle Cooperative inglesi, crediamo si possa trarre qualche utile ammaestramento anche per noi italiani; perciò s1<di esse richiamiamo specialmente l'attenzione del lettore.

BIBLIOTECA MENSILE dellaCooperazione e d llaPrevidenza ··························································································· UNA CORSA nttrllV!UO ID [ ~D!f Dli O ne ~i [OillllfflO in1Ieie DEL Dott.T. O.CASSAU (Traduzionee riduzionedal tedescodi ETTOREMARCHIOU) EDITO A CURA DELLA LEGA NAZIONALE DELLE COOPERATIVE E DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DELLE SOCIETÀ DI M. MlbANO - Via Paoe, 10

I I : >1 ,,,· / I I I i I TIPOGRAFIA COOPERATIVA COMENSE « ARISTIDE BARI li.

UNA CORSA attraversola cooperazione di consumo inglese Il movimento cooperativo inglese. Statistica e nozioni generali. Quantunque si sia abituati a considerare la Gran Brettagna come la .terra d'origine della cooperazione, tuttavia il movimento cooperativo in sè è qualcosa di prettamente tedesco. In Inghilterra per diecine d'anni si intese designare col nome di cooperazione soltanto le Unioni di consumo, che dapprincipio furono giuridi~ camente del t lblto libere e nel 1846 poterono costituirsi col nome di Sociielà amichevoli (Friendly Societes). Il che, a vero dire, non ebbe particolare importanza. Sofo nel 1852 vennero promulgate le prime leggi sulla coo- ' perazione, le qua•li stabilirono la responsabilità illimitata dei soci. In seguilo queste leggi subirono notevoli mutamenti. L'attuale dirillo cooperativo venne codificato nel 1893. Senza entrare in particolari, basti osservar,e qui che l'odierna legislazione inglese lascia molto campo libero, c1JlleCooperative e alle assemblee generali. Vi sono soltanto alcune disposizioni per tutelare i diritti dei soci

-1 e delle maggioranze, per assicurare il controllo dei bila,nci e l',esame della ges,tione amministrativa. Le liste dei soci vengono fatte esclusivamente dalle singole as-- sociazioni. Le imposte vengono pagate solo nel caso che la lista dei soci sia chiusa e si facciano vendite a<l estranei. Nell'anno 1912 il Consiglio del Commercio (Board of Trade) ha pubblicart:o una pregevo,le relazione sul movimento cooperativo inglese dalla quale togliamo i dati che seguono. Le Coaperative di consumo aderenti alla Confederazione nazionale erano 1264, aUe quali si devono aggiungere altre 256 Cooperative libere. Escluse poche associazioni di sca-rsa o di nessuna impo,rtanza, si può affermare che i soci alla fine del 1912 erano 2.750.633 in confronto ai 2.640.091 dell'anno prece-dente; le azioni ammontavano a marchi 708.750.896, con un aumento di ,marchi 30.374.254 in confronto del 19u (un marco vale, come si sa, L. 1.25); i depositi ( capitale a prestito) a mairchi 103.843.670 con un aumento di M. 3.166.325; l'e vendite a M. 1.608.664.399 con un aumento di marchi 82.694.031; gli utili a M. 243.931.409 con un aumento di M. 5.376.141; il fondo di riserva a M. 49.571.694 con aumento <li Marchi 1.379.146; 1' inventario merci a Marchi 177.237.832 con aumento di Marchi 4.271.720; 1' inventario macchine e immobili a Marchi 273.525.485 con un aumento di Marchi 7.652.203; i capita/,i investiti a Marchi 485.261.226 con un aumento di Marchi 26.613.677; i crediti a M. ~4.390.056 con un aumento di M. 1.223.755; gli impiegati e operai a 70.772 nella vendita e a 24.036 nella produzione; gli stipendi e i salari a M. Sr .945.270 per le vendite e a M. 30.467.298 per la procluzio,ne; le spese per l'istruzione a M. 1.944.120 e per iscopi di pubblica utilità a M. 1.167.920. Il numero delle Cooperative andò per lo pàssato so;ggetto a molte oscillazioni, ma dal 1895 è pressochè costante. In Inghilterra si è d'a molto tiempo fatta l'espe.- rienza che i grandi organismi sono più produttivi e fa-

5 cilmente vittoriosi <lei piccoli, e si fonda una nuova Cooperativa soJo quando non c'è la possibilità di aggregéllrea qualche Unione v·icina una nuova bottega. Il numero dei soci invece è in co,ntinuo aumento dal 1895: -da 1.270.000 sono saliti a 2.750.000. Le vendite e i capitali sono cresciuti di pari passo. Da 680 milionii di marchi le vendite sono salite ai un miliardo e mezzo di marchi all'anno. Nel solo 1912 i capitali investiti in immobili e ipoteche sono cresciuti di M. 8.010.713. Una statistica ufficiale del 1909 contiene la seguente tabella sopra la produzione propria delle Unioni o Cooperative cli consumo: Numerodegli ~alore Numerodelle oparaied lmINDUSTRIE dellaproduzione Cooperatin piagati pro- in marchi duttori Costruzioni edili 73 139r 4,778,986 Cave di pietre l rr4 229,276 Lavori in metallo 26 109 328,052 Tessili 27 107 135,232 Calzature 586 3867 n,207,944 Abiti da uomo e camiceria 3 24 4603 r2,922,135 Abiti da donna e modisteria 347 4284 6,734.509 Tipografia 3 31 93,350 Mobili 28 242 702,821 Mulini 20 2 73 19,501,829 Fornerie 73 2 5545 96,421,355 Macellerie 459 1357 90,561,618 Tabacco 3 67 r,309,rSo Diverse 14 319 570,139 Riguardo ai dividendi, la Rivista Cooperativa del 1912 afferma che la media di dieci anni è <lei 12 mezzo per cento ed è diminuita soltanto del tre quarti per cento. I dati sopra i -due grandi magazzeni di Manchester

\ ] <I) ..., C o o o ~ o rn o rn rn o .. ... ,_._ b.O·- c ..e: ·- u ~ ... ;:::::r:o ro e "i; e ·a:..:, 8' ro <1l;:::::: <I) :.:: .o b.Qj ... <I) <I) ..., o. s:: ~ ~ ò b.() b.() V rn rn ro G~ \O" <I) ~ Manchester Commercio Produzione Glasgow Commercio Produzione Manchester Commercio Produzione Glasgow Commercio Produzione '-. ,r. Numerodei soci Capitale commerciale Depositi e prestiti fondodi riserva Inventario Immobielimacch. rr62 39,089,480 25,766,383 3o,7q,524 29,107,373 23,358,082 52,840,447 29,094,002 r8,17r,9ra 270 9,246,830 42,826,434 r4,S·72,189 ro,ro7,6o8 5,344,555 r5,685,356 9,qo,7c8 6,58r,7r3 ' Investimenti Altrinvestimenti Crediti I Numerodegli Salarie stipendi Vendite Utili in case i111pieg. e operai I - 82,457 54,161,816 16,908,826 2,858 6,3ro,8or 452,376,773 ro,5rr,7r2 r6,943 20,r8o,863 r54,rS9,r69 3,905,662 I 1,033,403 So,290,937 4, r87,018 j 2,438 2,172,8o4 rr9,479,27r 4,942,022 I 5,726 5,478,481 51,702,392 r,657,663 '-.

,, 7· I dati sopra le fabbriche appartenenti a;lle Società per gli acquisti all'ingrosso (Wholesale Societes) saranno riportati più avanti. In diretta relazione coH'argomento che stiamo trattando snno. lie Cooperative operaie di produzione. E' noto come tempo addietro i socialisti cristiani inglesi abbia.no cercato di organizzare gli operai in Cooperative di p,roduzi,one indipendenti. Questo ten,- ta!tivo fece fiasco completamente. Solo collo svilu·ppo delle Unioni di consumo potevano fare progressi anche le Cooperative di produzione, poichè nelle Unioni dì consumo esse avevano ed hanno i.J cli,ente e lo strumento per ottenere iii credito. Anche al presente esistono alcune Cooperative che lavorano per il me,rcato a;perto ed hanno solo un picco-lo giro d'affari coUe Unioni- <li consumo; ma, in generale, queste Cooperative dipendono <lalle Unioni stesse. Nell'anno 1882 esse fondarono bensì una loro Federazi,one, che dovevru esser·e come una specie di Società per gJi acquisti all' ingrosso e che doveva fornir,e loro i mezzi finanziari -necessari,. Ma, di fatto, questa Federazione si è sempre limitata a far,e principalmente opera di propaganda per la produzione cooperativa, ed è diventata come una specie di ufficio centrale di cantabilità per un oerto numero di Cooperative. Quanto al ~nanziamento, essa ha fatto ben poco. Le intenzioni di coloro che si ·sono fatti fautori di questo movimento sono·, a un di presso, queste: è utile creare una divisione cli lavoro tra produzione e distribuzione. Inoltre: la produzione a mezzo della pura· organizzazione <l-ei oo,nsumato,ri non scioglie i.I p-roblema del salariato. Pertanto si raiccomand'a che .Ja produzione sia fatta a mezzo cli •speciali or:gariizzazio.ni, delle quali siano soci, ta1nto i lavo,rato,ri come le Unioni di consumo-; si cr,ede anche che le assemblee generali convocate ogni mese possano appianare tutte le piccole divergenze, che altrimenti. si vanrio raggrup-

8 pando sotto la superfici,e per poi scoppiare violentemente tutto in un tratto. Molte Unioni di consumo sono socie di queste Cooperative dri produzione e ripartiscono le loro compere tra la Società per gli acquisti all' ingrosso e le Cooperative di produzione. La statistica della Federazione (da non confondersi co.Jla Confederazione della Unione di consumo, di cui si parlerà più avanti), comprende ro9 Cooperative di produzione con 34.528 soci (anno 1912). li numero delle persone occupate (operai e impiegati) è di 10.162 con una vendita di marchi 73.337.143. Stimiamo però che queste cifre sieno un po' esagerate. Un paio di dati, che togliamo dalla statistica ufficiale governativa, ci possono forni,re un'immagine più precisa di questo movimento. Nel 1895 le Cooperative di produzione erano 99; nel 1909 erano salite a 103. I soci da 13,500 salirono a 21.000. Le vendite da sterùine 880,000 a 1,350,000 (la sterlina vale L. 25). Come si vede, confrontando questi dati ufficiali con quelli forni.ti dalla federazione, è facile indurre che i compilatori di questi ultimi hanno sopravalutato l' importanza della loro organizzazione. Accanto aJ.l.e Cooperative operaie di produzione, vi sono in Inghilterra 1,e cosidette Cooperative di produzione-consumo. I mulini, i forni coo,perntivi (che sono SO!rti fino dai primordi del movimento cooperativo inglese e che hanno acquistato- subito notevole importanza) rientrano in questa categoria. La statistica ufficiale pel J 909 dà 39 di queste Cooperative di produzione-consumo con 2251 persone occupate e una vendita, di Mk. 39.787.772. Un altro gruppo di Coo·perative che dobbiamo prendere in considera,zione sono l'e Cooperative edili- :::ie. Le Unioni di consumo si occupano infatti anche

9 di questa forma di cooperazione, <li cui più sotto daremo qualche altra notizia. L'attività di quest,e Building So,cietes (Società costruttrici), non è quella delle Società edili vere e prnprie: esse si limitano a raccogliere i risparmi dei soci, che desiderano acquistare una casa per proprio conto e a trovare loro delle ipoteche con ammortizzazione. I dati ufficiali pd 1909 dicono che i soci cli queste Società erano 573.650 con un capitale azionario di Marchi 854.449.920, e con prestiti ipotecari per circa un miliardo e 150 milioni di mar•chi. In questi ultimi anni sono sorte anche in Gran Brettagna Società c,ostruttrici nel vero senso della parola. Nel 1909 esse erano 16 con 2511 soci, con un ca;pit2.le azionario di ·due milioni di marchi e prestiti ipotecari per marchi rn.700,000. La statistica ufficiale pel movimento cooperativo inglese del 1909 ripo,rta infine akune cifre s,u.Jle CoopcrafÌ7N di credito agli artigiani ( 19 con 3639 soci e un capitale complessivo cl'i Mk. 2,000,000:) e suùle Cooperati1:e agricole. Queste ultime meritano uni cenno particolare. Verso il principio del 1888 i coo,peratori inglesi volsero la loro attenzione a,ll' Irlanda. Dopo un Congresso tenuto a Dublino nell'ago-sto 1888, fu creata una speciale organizzazione per attirare l'Irlanda nel movimento cooperativo. Seno.nchè, dopo l'esperienza cli alcuni anni, si venne nellai convinzione che questo lavoro non si poteva eseguire stando a Londra, e per ciò fu fondata a Dublino nel 1894 una speciale associazione, la quale dovesse promuovere la coo,perazio-ne agraria nell'Isola Verde. el tempo cli -cui discorriamo esistevano già 33 Latterie cooperative!. Sotto l'influenza della nuova organizzazione se ne crearono parecchie altre. Associazioni simili per il promuovimento della· cooperazione agraria vennero fondate pure in Iscozia e nell' Inghil-

IO terra propriamente d!etta ( si usa spesso chiamare Inghilterra ciò che precisamente è il Regno Unito). Il movimento ricevette tma nuova spinta nel 1908 con la promulgazione di una legge speciale sop-ra la piccola p,roprietà e sulla colonizzazione interna. Per le disposizioni di questa legge lai ripa·rtizione delk grandi tenute deve essere fatta a mezzo delle Cooperative e i suo·i co,loni hanno nella co-0-perazione il loro sostegno. Il Governo inoltre concedette un sussidio, alla So-cietà per l'organizzazione agricola (Agricultural Organisation S ociety ), sussidio che venne accresciuto nel 1911. Presentemente, dunque, lai propaganda per .i.I movimento cooperativo, agra·rio è fatta •con denaro <le11o Stato a mezzo dii una Soci-età, per oosì dire, ufficiosa. Quanto ai risull.tati, nel 1899 esistevano n.el Regno Unito 133 Cooperative per lai produzione, con una vendita di Mie 13.344.823, e 91 Cooperative di compravendita, e un giro d'affari dli Mk. 6.860.173. Nel 1909 la r.elazione govemativa pairla dli 317 Cooperative -cli produzione e 336 Coo'l)erative di compravendita, le prime con una vendita di Mk. 40.908-406 e le seconde con un giro di capitali di Mk. 32.922.703. Nel 1899 il movimento era pr,essochè limitato all' Irlanda; nel 1909 la metà delle Cooperati.ve esistenti era cllissemin:a.tain Inghilterra. Alle Cooperative di vendita appartengo-no 34 associ:a.zioni per lo spaccio ,d,el,l,euova, con una vendita dii ìvTk 2.000.000. Le 317 Cooperative dì produzione con 45,622 soci sono quasi tutte latter.i.e. La relazione designa col nome di colornizzatrici 64 Cooperative con 6036 soci e 4980 coloni-agricolto•ri. Queste Cooperative curano anche le compere e le vendite pei loro soci, ma il giro d'affari è ancora esiguo. Vengono cUaultimo 222 Coopera1:iive di credito agricolo con 18,750 soci e un capitale di Mk. 1.334.017. Più di 200 di queste Coo-pera.tive lavorano in Irlan<l'a. Un'integrazione di questo movimento agricolo i·n

II Irlanda è rappresentata dalle Cooperative per la vendita di og,getti prodoHi a domicilio (merletti, ricami, intagli, ecc.), e che sono fabbri-cati specialmente d,aUe ragazze dei contadi11i, le quali hanno molto tempo libero -dopo la creazione delle latterie cooperative. La vendita però è anco,ra insignificante. Organizzazione detle Cooperative di consumo. Una delle più importanti· caratteristiche delle Cooperative di consumo Ìlnglesi è la divisione del lavoro tra l'organizzazione commerciale e quella a·mministrati:-vapropriamente detta. Naturalmente, un'asso,Luta separazione è impossibile, mai in compl.esso la pmporzione testè enunC'iata renelle abbastanza bene il pensiero fondamentale. L"Unione di consumo inglese non conosce id sistema tedesco della Presi,denza e del Consiglio ,di vigilanza. Uno o due ·impiegati dirigenti co.\l'incarico del Consiglio ( Board) cl/evono regola re l'andamento degli affari. La Priesidenza si assume, per così dire, per mandato dei soci le funziooi imp,renditrici, mentre la direzione <lell'aziendai è affidata ad impiegati, i quali sono responsabili soltanto di fronte alla Presidenza. Questa separazione delle attività commerciali -dalle cooperativistiche merita di essere esaminata un po' più dettagliatamente. Anzitutto, l'organo direttivo è il consiglio <lei direttori (Board of Directors). Senonchè, occorre notare che il direttore inglese, per quanto possa essere taJL volta stipencliato, non corrisponde a un membro dellai Presidenza cli una Unione di consumo tedesca. La Presidenza, che si compone dii 8-12 persone nominate annualmente nelle assemblee generali ordinairie, è responsabile di tutto di fro:nte ai soci e rappresenta la CoO')_)erativa in tutte le circostanze; essa nell'assemblea generale risponde a tutte le domande e a tutti gli attacchi.

12 Il direttore commercial,e tratta soltanto con· la Presidenza e non con i soci. Il concetto fondamentale è questo : i soci si eleggono la loro Presidenza per la gestione cl-egli affari, la quale, a sua volta:, trasferisce l'esecuzione delle deliberazioni a un ~mpiegato che - detto in forma un po' esageraita - ha solo un uffici.o e non ha alcuna opinione. Nella pratica le cose succedono un po'• diversamente. Nel,le grandi Cooperative di regola le persone tecniche incaricate dielle mainsioni più importanti sono anche i dirigenti effettivi. Questa organizzazione non è in Inghilterra una caratteristi,ca delle so-le Cooperative: essa si riscontra quasi ovunque. NelLe società per azioni e nelle amministrazioni comunali si notano gli stessi tratti specifici, che probabilmente traggono la lo·ro origine dalla tradizionale repugnanza ingles•e per gli impieghi- pagati e dalla predilezione per le cariche onorifiche, Generalmente la Presidenza tiene una: seduta plenaria ogni settimana. Ad essa tien di·etro l' adunanza de!J.e Commissioni esécutive, che di solito sono tre e si ripartiscono tutta la gestione degli affari. Siccome la Presidenza è responsabile di fronte ai soci della gestione, così essa sceglie e nomina tutti gli impi,egati compresi l'amministratore-gerente e i'l segretario. Le Presidenze di solito sono composte di operaii o di ex-operai. Capi-riparti <lelle gram:li officine, gerenti di piccole aziende, direttori di minier,e e simili persone che hanno cominciato come Qiperai e poi sono saliti, ra-ppresentano una grossa percentua:1e dei Consigli di Presidenza. Se la Presidenza è composta esclusivamen:t,e di operai, che possano dedicarsi alla Cooperati'Va solo nei giorni festivi, e il gerente e il segretario sono funzionari abili, questi ultimi fungono di fatto come Presidenza, mentre i1 l Consiglio non fa che so,rvegliar<e. Qu,esto succede assai spesso. D' altra parte vi sono Cooperative senza gerente e con un solo segretario, che è sol1:anto un capo-ufficio. Allo-ra la Presidenza rappresenta realmente il fa-

.\ \ r3 scio un\ficatore, e uno o due ex-operai, che si trovano in posi~ione indipendente, come imprenditori o d!irettori ? c?nsiglieri di aziende private, r•eggono la Cooperativa. \ · Qua t; là si trovano anche nei Consigli di Presidenza degli impiegati di organizzazioni operaie, in generale p,erò sono molti scarsi. Passando alle assemblee generali, occQlrre d!istinguere le Associazioni che ripartiscono gli utili ogni sei mesi da quelle che li ripartiscono trimestralmente. Ove gli utili vengano ripartiti ogni tre mesi, naturalmente l' .assemblea generale deve .adunarsi trimestralmente. Le altre Cooperative adunano regolarmente l'assemblea ogni s,ei mesi; ma ve ne sono molte che convocano i sod ogni tr-e mesi e talune perfino una voLta al mese. Per caipire quesito fatto abbastanza strano, biso•gna pensare allie origini del movimento cooperati·vo in Inghilterra, sorto in un momento nel quale non ·esisteva un vero movimento operaio (nel senso conteinpo-ran,eo dlella p,arola) e non c' eraino istituzioni di coltura. AlJora si vo,l.eva, con un movimento neu,- ti-aie nel campo p01liiticoe religioso, portare gli operai a un livello più alto di istruzione e si cercava di chiamare gente nel maggior numero possibile. Donde è derivata la grande quantità delle adunanze generali, eh.e si è po·i perpetuata. Nelle assemblee mensilii vengono discussi gl1 i avvenimenti del mese e Ìin base ad •essi si prendono le iniziative del caso. Lo stesso si fa nelle altre adunanze. Nelle relazioni scritte distribuite ai soci si contiene una grtande quantità di cifre e vi si riproducono possibi,lmente anche i verbali delle Commissioni; i membri della Presidenza neUe assemblee non fanno pertanto relazioni orali, si.bbene rispondono alle domande che <vengon loro rivolte e dànno spiegazioni. Le adunanze mensili e trimestrali vengono tenute di volta in volta nei locali che si stimano più adatti. /'

I Prima di finire su questo punto è d' uopo dir una parola sulla commissione per l'istruzione, la buale istituisce corsi di insegnamento per i ragazzi e gli adulti, organizza serate <li divertimento, confereBze su argomenti co·operativi, ecc. Questa commissiJne è spesso un sottocomitato d'ell>aPresidenza, talvolta un ongano indipendente per la cui opera la Presidenza ha una certa responsabilità, pur non immischiandosi suUa sua attività se non in caso di bisogno. L'organizzazione commerciale. Mentre l'organizzazione cooperativii6tica delle Unioni di consumo inglesi• rappr,esenta qualcosa di specifico alla Gran Brettagna e mani.festa una certa rigidezza, l'organizza~ione commerciale è invece s'ommamente interessante ed .istrutti:va. La <lirezio.ne delle compt~re e delle vendite ,di regola spetta al gerente generale ( Generalmanager), mentre quella dell' ufficio e deUa cointabiHtà sp-etta al s·egretario. L'ordinamento degli affani non è però uniforme, bensì dipende dall' importanza della cooipera:tiva e dalle peirsone. Le maggiori UniOlni hanno spesso un gerente J e un segretario•, che lavorano uno accanto a:U'altro su un piede di uguaglianza. In alcune Cooperative invece l'uno dei due è ,il dirigente. Vi sono molte importanti , Unioni, che hanno soltanto un g,erente, che è reSjpon~ sabile di tutto; altre non hanno il gerente ma un ,segretario, che praticamente funge anche .da amministratore. Le due più grandi Cooperative dell' Inghilterra, St. Cuthberth di Edimburgo e l'Unione di Leed's, sono due buoni esempi: .la prima ha un solo gerente generale, la seconda solo un s·egretario, che i:n pr_atic·a rcrò fa anche il gere!'lte, e viceversa. Nelle UniLn.i minori di solito i· due posti sono congiunti. Ad ogni ram.o <l'i affari presiede un gesto-re, che provvede alla compera ,e regola la vendita. Il gerente

\ ' Ii g-ener~le controHa l'azienda, ma non entra nel1e particolarità. Le, sezioni delle grandi Unioni sono per r·egola: l!,limenti, artico1i di clllcina, mobili, orologi e argenteria, oggetti d'ornamento, abiti, profumeria, biancheria, calzature, farmacia e carbone. Alcnn.e s' aggregano pure il ristorante, V ufficio delLe pompe funebri, la cura dei denti, ecc. -. Prima di descrivere l1 e singole sezionii, è oppo·rtuno esporre il sistema <li·cassa1 e dei chèqu,es. La stori-ca marca di ottone si trova ancora qua e là, anche nelle maggiori Unioni : sono i soci che desiderano ciò, e in Inghilterra lo spiirito di tradizion,e è troppo rad:i-cato perchè si possa <la un giorno all'altro cambiare metodo. Tuttavia da una: diecina d' anni si va poco a poco <liffo:nd:endo i1 sistema di chèques a cifre perforate, che è stato adottato anche da a1cune Unioni, che conservano pure le marche. NeH'applicazione di questo sistema bisogna distinguere la Cassa Centrale dalle piccole Casse particolari. Tl sistema del'la Cassa centrale è applicabile solo negli spacci centrali .oppure in queUe filiali ove tr:e o quattro botteghe sono unite in un.a stessa ,casa. I denari del socio, uniitamente ai chèques, vengono mandati a mezzo di un impianto a posta pneumatica alla Cassa centrale, ove siedono da una a quattro signorine, che ricevono, cambiano il denaro, e rispediscono i11 chèque di ricevuta. Queste si1gndrine sono isolate da qualsiasi rumo1 r,e, sono di regola assai pratiche e lavorano presto e con sicurezza. Nelle località di vendita più piccole, ove non esiste energia elettrica pel funzion:amento della posta pneumatica si suppliisce con un impianto più semp1'ice; &i pongono denari e cheques in una palla, che viene spinta con nn ascensore in miiniatura in una scanalatura a piano inclinato donde rotola alfa cassa. Dalia cassa si rispedisce la palla mediante il movimento con.tra.rio dell'.apparecchio. Il sistema della Cassa centrale è so-

16 pratutto diffuso in Iscozia e nell' l,nghilterra} settentrionale. 1 Nel meridionale invece prevale il s~st:ienia delle Casse particolari. Ogn~ impiegato ha la propria cassa ed è responsabile delle entrate. Giornalmente o settimanalmente vengono cambiati i libretti d·ei chèques. Una copia di essa va alt' Ufficio, il quale li confronta coll' ammontare di cassa. Il •giro deig1iiaffari• in gene- " raie si svolge così: ogni s,era l' impi.egato fa l' esame di cassa e scrive l'importo su di una cedola. Il denaro viene sp,e<litoal magazziniere, il quale contrassegna la cedola, deposita il denaro in uno scrigno dopo averne fatto la somma e averlo rip,artiit:o a seconda degli impi·egati. Alla mattina susseguente il magazziniere porta il denaro alla banca, oppur.e la baoca stessa lo viene a prendere con un' automobile. Negli uffici deUa Cooperativa il denaro viene però prima contato una s,econda volta, mentre l' impiegato a,d:detto ai chèques ne fissa l' .importo. Nel caso -di differenza tra la somma in denaro e quella in chèques, si rifanno le addizioni e i venditori sono invitati a dare le opportune spJ,egazioni. Di regola quest·e contestazioni sono però assai rare perchè il sistema funziona bene. La grandezza degl.i chèques varia da centimetri 4 X 1,5 a 8 X 12. Per il loro uso vi sono due sistemi. Alcune Cooperativ·e scr,ivono nei registri la -copia del chèque e così fissano l'ammontare di cassa. Il socio riceve l'originale, che deve éss•ere presentato per la ripartizione degli utili. Gli: orig.inali v,engono per lo più incollati su appositi libretti, che si cambiano quando sono p,ieni. L'altro sistema elimina qualsiasi fatica ai soci. Essi ricevono pure Vo,riginale, che deve ess.ere conservato per il CQlntrollo.Ma i divi<l'endr vengono computati in base alla prima copia, mentre la seconda cop,ia viene inserita ,in un l:ibro a cura dell'Ufficio p·er il -riscontro in casi di differenze.

17 Le prime copie sono a<l'dizionate, indi separate secondo il numero che ognJ socio ha e che è scr.itto sugti clièques. Ogni trimestre o semestre s.i fa la somma deUe compere e il soc.io riceve i diviòen<li. Il costo di questo sistema oscilla dall' 1.25 aJI' 1,5 per cento. Per mezzo degli chèques ( che sono consegnati anche ai non soci) si opera un eccellente controllo di cassa. li carko di magazzino è -ovunque ben applicato. N0111 si rispa.nnia nelle spese d'ufficio e 110,11 sorgono mai questioni se s.i sia giustamente car,icato. Ogni trimestre o semestre si fa l' inv,e_ntaJrio.Alcune Coop,e,- rative permettono un ammanco dall' uno e un quarto all'uno e mezzo per cento. Al1re non concedono J.imiti fissi. Le eventu.a1i differenze vengono assai scrU1polosamente esaminate neJ.le loro caw,e e si confrontano con quelle cùegli altri magazzeni.. Gli abusi di •regola sono soppressi con grande celerità. * * * Passando aUe singo-le sezioni e botteghe, comJnciamo da quelle dei generi di consumo alimentar-e. Quando ci si avvicina alla bottega di una Cooperativa ciò che ·colpisce dapprima favorevolmente è la bella <liisposizione della vetrina, che, pel modo come è or.nata, può sostenere il c-onfron.to con quelle dei migliori concorrenti privati. Entrando si è sorpresi di non trovare al bamco a:1cuna s.ignorina, bensì soltanto commessi venditori. Le signorine si vedono di regola ,solo alla -cassa, al riparto confezioni per dlonna e alla vendita del pane. Negli ultimi anni si è di molto aumentato il numero degli articoli che si vendono già -impaccati. Le botteghe sono chiuse per un'ora <lùrante il giorno. Le principali Cooperative man<l'ano a casa dei clienti i generi acquistati, e questa pratica si va sempre più estendendo, non ostante che in alcuni siti si richieda per ciò un piccolo indennizzo.

L' importante Cooperativa di Barnsley ha creato una sezione che merita. dli essere segnalata. Nel magazzino centrale ha istituito la sezione per la pesatura ove, mediante una grande divisione <li lavoro e l' utilizzazione di macchine, tutto viene p.esato e impaccato di guisa che negli spacci si pesano solo le farine, le patate e qualche altra merce di secondario consumo. Alla fine della settimana i più giovani commessi· son.o mandati nelle botteghe com.e' forze au-siliar.ie. Il ge-- rente ha dichiarato che con questo sistema ha ottenuto un grande risparmio -di,mano d'opera. Nel.la cen.tral1 e 45 persone impaccano ,per 60 botteghe. A parere del gerente occorr.erebbe che l' Unione stipendiasse 180 persone in -p,iù se la pesa.tura e l'impaccatura dovessero compier-si nelle singole botteghe. Occorre ·però aggiungere che l'Unione ha quasi tutti i suoi: soci tra minatori ben pagati, i quali fanno acquisti -in tutti i gi.orni .della settimana, e che la Cooperaitiva ha una grande agenzia <li srpedizione. Per il commercio delle carni notiamo che le Unioni posseggono di regola un proprio macello e grandi stalle pel bestiame, talvolta hanno pure un impianto per l'utilizzazione delle ossa. Le carni congelate (che in g~erale sono ritenute meno buone deJtle aHre) sono vendute in b6tteghe speciali. I risultati della maoelleria sono assai vari. Alcun,i, gerenti dichiarano di non poter ottenere un profitto medio sodd~sfacente; altri invece dàm10 utili non -inferiori a quelli delle altre merci. In complesso sembra che quello delle carni non sia un commercio facile. Le fornerie vendono solo pane bianco, poichè gli ingl,esi non mangiano pane nero o di segale. Sono fornite di macchinario mod~rno, ma i forni· sono spesso anitiquati. Molte grand~ Unioni hanno spacci di pan.e insignifi.canti, e ciò perchè l,e donne usano fare il pane in casa. Nei siti ove esistono molte Cooperative non lontane le u:ne daHe altre e' è una forneria in comune, che d.istribui~ce il pane alle botteghe e a domidlio.

19 Molte Cooperative hanno ruttivato n commercio del latte,. che dà risultati vari a seconda delle località. In alcuni siti si ricavano utiH>in altri si sta alla pari. Qua e là si riscontrano stupendi impianti per la steri·lizzazione e conservazione del latte, che viene acquistato direttamente dai grossi fornitori con contratti annuali. Gli acquisti si regolano secondo il bisogno della vendita, -e le unioni non tncontrano difficoltà per d~stribuire la bev.ainda ai soci. Il · latte si yende in borttigliebte presso i negozi., opp~re si distribuisce a domicilio, spesso dietro la consegna d:i marchette d' ottone che i soci hanno acquistato dalla Cooperatiiva:. Per i ristoranti (che comprendono anche le sal,e da the) .merita di essere notato il fatto che le Cooperative non spacciano bevainde alcooliche. Esse mirano a miti.gare i <lanni dell' alcoolismo, che in Inghilterra - come del resto in quasi tutti i paesi - è purtroppo molto diffuso tra le classi lavoratrici. Numerose sono le farmacie, che di frequente hanno pure una sezi-one per 1'a cura dei denti e l' i·- giene della bocca. Prospero è il com~ercio del carbone, di cui, pel clima rigido si fa grande uso in Gran Brettagna. Vi sono Cooperative che possegigonò fino a 30 ·vagoni ferroviari pel trasporto d:i questa merce. Il riparto confezioni C011l4),rende biaincheria da tavola e personale <l'ogni sorta;' abiti da donna, da uomo, da ragazzo, pronti: -oppure da •confezionarsi, su misura:, stivali, scarpe, cappelli, ecc. Le Cooperative forniscooo naturalmente anche lutti i mobili occorrenti per 1a casa e per gli uffici, arnesi di cucina, pianoforti, oggetti d' ornamento, ecc. Le lavanderi-e sono tutte moderne e a vaiporc. I .:1 grande industria in questo campo sembra avere complttamente assorbito la piccola industria domestica. I.:. biancheria viene raccolta e distdbuita a domicilio nH•• dian.te car.rozze automobili> un. mezzo di traaportu <'111·

~ poco a' poco va sostituendo quello dei cavrutlii,specialmente p,r,esso le Cooperative di quakhe jmportanza. Le Unioni inglesi per regola non intrapprendooo, come quelle tedesche, costruzioni di cas.e; esse hanno però una sezione ipoteca·ria, la quale serve ai soci che desiderano investire i lor-0 denari sotto ipO>teca,oppure v-ogliano acquistare qualche immobilie. Per il personale, alcooe Cooiperativ,e prendono i com:- messi e l,ecommesse già esperimentati dalle aziende pri- • vate; altre assumono giovinetti d' ambo i sessi come tirocinanti. Il trrutt-0 fondamentale delle Cooperative inglesi riguardo al personale sembra esser quello dir impi-egare poco l1avoro femminile e di non assicurare la stabilità. Ai posti più alti - segretario e gerente - si arriva dopo lunga prati:ca ed essere passati attra·verso.la trafila di tutti' gli impeghi i·nferiori, sia nelle botteghe che negli uffici.. · I magazzini per gli acquisti alt' ingrosso. I consorzi cooperati·vi per gI.i aequisti all' i!ngr.oss.o (Wholesales Societies) sono, còme è noto, due: ùno per I' Inghilterra proipriamente detta, e l'a.Jtro per la Scozia. Le sedi principali sono Manchester e Glas.cow, che hanno diramazioni e filiali in molte città del Regno Unito, e raippo,rti cY affari col conti.nente europeo, coli' As.ia, coll'Amerka. coU'Australia. L'organizzazione delle ·due potenti- e grandiose Associazioni, che forniscono i principali generi di consumo alle Cooperative federate, è in fondo identica. Per analizzarla con chia:rezza useremo lo stesso metodo adoperato con l'e Cooiperative: distingueremo, cioè, la costituzione amministrativa dell'organismo dall'attività commerci-ale. La società inglese per .gli acquisti all' ingrosso è · retta da un Comitato di 32 direttori stipendiati, che formano la Presidenza. Essi .non sono impiegati della So-

, ~I cietà, non hanno ore d' ufficio, sono dissemiinati in tutta. F Inghilterra e si radunano quindicinalmente o mensilmente a Manchester,-a Londra o a Newcastle. La Commissione esecutiva della Presidenza· si radu11a invece ogni settimana. Mol,ti .membri devono fare viaggi a.bbastainza lunghi per intervenire alle sedute, e in complesso essi devono occupare tutto il loro tempo a favore della Società. Il Comitato esecutivo è pure in continuo rap,- porto coi capi delle varie sezioni. e coi direttori tecnici delle fabbriche ap,partenenti alla Società. Tutte le mansioni di carattere generale· (contabilità, rilievi statistici, computo delle spese, ecc.) sono affidate a u,n ufficio centrale di-r.ettoda un segretario colJ'assistenza di molti impiegati. La Commissione esecutiva (i cui membri sono scelti dall'assemblea generale e che per Io più sono ex-segretari e consiglieri di, Società cooperati ve) si trova in diretta •e ininterrotta relazione col segreta,rio dell'Ufficio centra,le. L'altro organo della Sodetà: è l'assemblea trimestrale. Quattro volte all'anno si raduna in• otto diverse città l'assemblea generale,. nella quale si "riferisce i•n- . torno all' andamento delle 62 aziende <l,elilaSocietà e delle varie Sezioni; si fanno pro,poste per concessioni di sussidi a oispitali o a altri istituti di beneficenza, si a.pp.rovano le compere d'-immobil4 e in generale si fa11110 relazioni orali o scritte-su tu'tto quanto. ,possa interessar· -1' Associazione nel suo comp'lesso,: Ogni Unione di C0111suano ha diritto a un voto per ogni 500 soci-. Quando non si tratta di questioni importanti, come la. questione delle assicurazioni o del miniimo del salario da -concedersi a.gli operai alle dipendenze della cx:i t,\, tutta la discussione si svolge a niezzo di domand · t' risposte tra i de1egat~.e i meni.bri della .Commissio11~ ·tw• cuti va. · Venendo all'organizzazione commerci,alc, hifìo~1111,1cordare che la Società l)er le compere ali' ing-r(), Il (•l'lt dapprincipio soltanto· un: grossista che forniva t1ll1· ( ·ooperative le merci acquistate da ,g.ral1di fahl~ricta11tl1,rl-

22 vati. Per eliminar-e questi intermediari e riunire .nelle sue mani tanto 1-ecompere come le vendite, questo grossista si è v.enuto aggregando molte fabbriche proprie, di guisa che oggi la U{holesale Society è un organismo assai complesso diviso in due grandi, sfere: l'azi,enda commerciale per la distribuzione e quella per la produzione. In quale maniera ottengono le Cooperati'Ve I-emerci di cui hanno bisogno,? Come si è già detto, la Centrale della Società è a Manchester. Ivi in una fila d'imponenti edi·fici sonq i magazzini e i locali di, vendita. I rappres,entanti delle varie sezioni delle Cooperative visitano q'u,esti locali al martedì, esaminano i campioni esposti, e, a seconda dei prezzi, fanno le loro commissioni. Sono pure .presenti i ra.ppresentanti delle fabbri-che della Società per ascoltare i desiderii- delle Cooperative e dare schiarimenti- sopra qu,akhe commissione speciale. Alcune sezioni, come quelle delle confezioni per signora e della modisteria, fanno -esposì,- zion i particolari dei nuovi modelli in primavera e i,n autunno. IJ martedì è assai interessante notare il movimento di persone nella strada ove si trovano gli edifici rlelh S,xietà. Sono più di 200 gerenti e capi sezione, che -,engono a vi·sitare i campionari e a fare !e compere; se costoro non sono soddisfatti delle merci e dei prezzi della Società trovano subito in istrada più di 150 rappresentanti di ditte private i quali fanno le loro offerte! Questa concorrenza serve di sprone alla Società, la quale in tutti i modi .cerca di non farsi strappare gli affari daglii altri fabbricanti e grossi-stL Ciò che accade a Manchester, sue.cede per il martedi a Londra e a Newcastle, che sono le due ,più importanti filiali della Società. Nelle altre cinque città. ov,e essa ha diramazioni,, il movimento è minore, ma sempre ri,levante. A questè filia1i più piccole af fluiscono i rappresenta1I1ti di quelle Cooperative che non possono andare a Manchester, a Londra o a Newcastle. La società, a mezzo di numerosi agenti vi_aggiatori,

tratta anche coi privati, purchè sieno soci di Cooperative. Per l,e COID4)eredi qualche impo·rtanza le ·spese di trasporto non sono sostenute dall'acquirente. Seguendo il principio di comperare sempre alla fonte e di scavalca-re gld intermediari, la Società ha propri depositi in alcuni dei principali porti di mare dJ Inghilterra ai quali approdano i prodotti del continente europeo, dell'America, d_eH'Asia e ·dell'Australia. In di·retta èomunicazione con essi stanno i magazzini che la Società possiede a New York, a Montreal (Canadà), a Kopenaghen, a Aairhus, a Gothenburg, a Denia (Spagna per gli acquisti delle frutta) a Sydney (Australia), a Odense, a Heming, ecc. Sopra 1a produzione propria si hanno le seguenti cifre pel 1912: Per l'industria del vestiario vi sono due tessiture di cotone, una tessitura di flanella, t,r,e laboratori per confezioni, una fabbrica di camicie, una fabbrica di calze, e una di busti, le quali complessivamente impiegano 4096 operai con una vendita di Marchi: 13.253.o64. • P,er le calzature si hanno cinque fabbriche che occupano 3017 operai, con una vendita di Mk. 12.730.905. Per gli aumenti vi · sono cinque grandi mulini a Ma-nchester con 158 operai e una vendita di Marchi 21.891.790; a Dunston con 183 operai e una vendita di Mk. 17.438.430; a Silvertown con 99 operai e wna vendita di Mk. 11.193.888; a Oldham con 79 operai e una vendita di Mk. 8.489.052; a Avonmouth con 108 operai e una vendita di Mk. ro.657.021. Vi sono inoltre tre fabbriche di biscotti e marmellate con noo operai e una vendita SU!perioreai 15 milioni di marchi. Per l' industria del metallo ( oggetti di zinco, di ottone, articoli casalinghi, ecc.) lavorano 300 operai in tre fabbriche con una vendita di circa 1.200.000 marchi. Per la lavorazione del legno vi sono due fabbrich • con 200 operai cadauna, che producono per Marchi 1.318.787.

Per la fabbricazùme delle spazzole a Leeds 220 operai produoono per -Marchi 683.J59. Per la tipografia a Longsight no4 operai producono per Mk. · 3.270.i20; a Leicester 139 operai producono p~r Mk. 468.710, e a Pelaw 147 per Mk. 436.784. Alla fabbricazione del sapone sono. destinati 3 stabilimenti, .di cui quello di .Irlam ha. 8o3 operai con una vendita. di Mk. 13.426,994; quello di Dunston III opera:i con una vendita di Mk. 3.172.159; ·e quello di Silvertown con 170 operai e una vendita <li Mk. 3.996;686. Per la lavorazione del tabaoco la grande fabb-rica di Manchester occupa 744 operai ed ha: una vendita· di Mk. 14.898.670. Infine una tintoria di Rochdale produce per marchi 105.182 e occupa 23 persone. • Fa mestieri notare come questa statistica non comprendé!- tutta . la produzione. propria della Sodetà per gli acquisti all'ingrosso; molti articoli sono prodotti anche a domicilio e su questi non si hanno daiti. : Le .fabbriche sono particolarmente. fitte nei ,pressi dli Manchester, che è congiunta a Liverpool mediante un oanale e che forma il punto ·centrale del consumo coo,- perativo in Inghilterra. Ro•chdale, Bolton, Oldham e una serie di minori città assai importa111tiper le Unioni di consumo sono infatti situate vicino a Manchester. Senza fare una -descrizione particolareggiata di queste fabbriche,· diremo che -esse sono quas-i tutte grandi aziende moderne, con macchinari perfezionati, con ampi locali, con piazze per gli sports, ecc. Grandiosi sono specialmen,te gli sta,billimenti di Crumpsall (biscotti), d,i Longsight (tipografra) e di Leicester (cailzatura ). Questi due ultimi occupano più d,i 800 persone cadauno. Imponenti sono pure i mulini di Manchester e Dunston. Per la rèclame es.iste una sezione speciale·, ed ogtlli dir-etto-re cli fabbrica sug,gefi.sc,ela •pubb1icità che crede più efficace. La maiggior piante deghl articoli per rèclame è 1>rodotta a Crumpsall e sono: specchi, coltelli nécéssaires, tagliasigari, giuochi di pazienza, ecc. La Società

pubblica Jnoltre ,ogni anno un libro illustraito che dà resoconto di tutte le aziende e <lei loro bilanci, e fa inserzioni in giornali d'ogni specie per lanciare i prop,ri prodotti. Assai important,i so,no le fabbriche di salumri e carni fredde, di cui in Inghilterra si fa larghissimo uso. Una fabbrica, che appartiene in comU111aella Whotesale di Manchester e a queUa di Glasgow, è ·quella di cacao e cioccolata a Luton. Essa occupa 314 operai e imt)iegati ed ha proprie pianta,gioni nell'isola di Ceylon, ove la,vorano 735 persone. Le fabbnichè di calzature hanno una speciale sezione p,er i piedi deformi. La Società scozzese ,per gli acquisti all'ingrosso è un'impresa meno grandiosa di quella inglese, e le sue fabbriche si trovano principalmente in Shiedhall e Glasgow. La produzione propria per l'anno 1912 è contenuta in questo specchietto; Numero Vendite INDUSTRIE delle persone in Marchi ocçupate -- Lana e vestiti 2171 4,456,624 Calzature 1283 5,7r9,8S4 Mobili, spazzole, selleria 411 r1322,98o Stamperia e legatura di libri 43o 1,305,355 Mulini . 233 22,43o,26g Marmellate, confetture, droghe 53r 416g8,8c3 Tabacco 185 4,570,334 s·apone . 100 2,025,434 Varie 285 5,172,726 La Società Scozzese ve.nnè fondaita nel 1868. 1 •o~- siede la medesima costituzione di quella inglese. U1111 Presidenza di 12 membl"'i regge le sorti dell'or~a11izznzione. I direttol"'i di fabbrica trattano colle sotto ·0111missiohi. L'unico impiegato centrale dirigente ~ l'Atcountant, che ha posizione analoga al Segretario dcli" Società inglese. L'assemblea g-enerale si raduna ogni

trimestre a Glasgow, che è la sede e ove l'organizzazione possiede grandi.' edifici per le singole sezioni-. I mulini si trovano a Glasgow, a Edinburgo e a Leith. Per la compera del grano, la Società ha una filiale nel Canadà. Gli opera.i e gli impiegati hanno la pos,sibilità di acquistare azioni, ma, anche senza essere azionisti, ha,nno diritto alla partecipazione agli utili. La Confederazione dette Cooperative di consumo. Corrispondente alla Lega Centrale delle Unioni di consumo tedesche, esiste anche in Inghilterra la Coni ederazione nazionale delle Cooperative di consumo con sede a Manchester. La Confederazione si ripartisce in sette Sezioni o Federazioni, le quali contengono nel loro seno le Associazioni distrettuali. Entrando in qualche particolare su questa organizzazione, notiamo che il Consiglio centrale della Confederazione è composta di 14 membri ,delegati dalle Federazi.oni. Il Consiglio centrale tiene :cinque o sei adunanze ali' anno ed ha una Commissione esecutivai che si fa.duna ogni trimestre. Ogni Federa.znone ha un proprio delegato in questa Commissione, che regola tutte le faccende fi- .nanzia:rie deHa Confederazione. Il Congresso cooperativo si aduna ,o,gni anno nella settimana delle Pentecoste; il Presidente p-ronuncia il discorso inaugurale, nel quale sono accenT.1atitutti i più irri,portanti avvenimenti del movimento cooperativ-istico inglese. Dopo i soliti voti di r:ing-raziamento e di saluto, si iniziano i lavori e si discutono le relazioni stampate. Le discussioni durano di solito un paio di giorni. Alla fine vengono approvati i vari ordini del giorno. I delegati al Congresso, che sono, molto numerosi, sono principalmente segretari, gerenti di Cooperative, membri dei Consigli di· Presidenza.

27, L'Amministra1zione della Confederazione è tenuta da un segretario generale, e da parecchi segretari aggiunti. , Le Sezioni hanno quattro segretari ciascuna. Vi è inoltre il segretario propagandista, il quale deve viaggiare nelle diver,se località per dimostnare i vantaggi della cooperazione e fondare nuove Cooperative ove sia possibile. Assieme alla Società per gli acquisti all'ingrosso, la Confederazione elegge parecchie Commissioni per la difesa della cooperaz·ione, _per l'attività parlamentare, per promuovere esposizioni a scopo di ,propaganda, per diffondere l'istruzione e favor.ire il credito alle Cooperative. Un'altra parte del lavoro viene eseguita dai Consigli delle Associazioni distrettuali, che si radunano per regola ogni ,trimestre e che, come si è visto sopr;i, sono filiazioni· delle Sezioni. La Commissione centrale per l'istruzione, che è composta di membri delle Federazioni, di un rappresentante dell'organizzazione degli impiegati e di una• raippresen: tante ,della corpo·razione femminile, nel 1912 ha speso per scopi istruttiivi Mk. 30.235. Per' l'insegnamento ai ragazzi dai 10 ai 16 anni ha istituito in va:rie località 294 corsi frequentati da 10.074 scolari. In questi corsi l'insegnante legge e spiega opuscoletti, parla i•n modo elementare della cooperazione, proietta immagini e fotografie e insegna il canto per formare il coro degli alun111i. In alcuni siti accanto a questi corsi vi sono classi superiori in cui si leggono le vite dei grandi uomini e .si parla un po' più minutamente della cooperazione. I giovinetti al di sopra dei 16 anni possono prender parte ai Corsi di cooperazione veri e propri. Questi corsi si tengono al1' inverno e durano tre anni. Gli allievi im,parano gradualmente la storia, la teoria e la pratica della cooperazione. Come libro di testo· si· usa la Cooperazione Industriale di Caterina Webb. Nell'in-

a8 verno 1912-1913 tali corsi fatrono 27, frequentati da 487 scolari. A complemento di questi corsi, vi sono quelli di contabilità, di economia politica, di legislazione cooperativistica e di storia delle industrie, i quali servono per. coloro che vogliono diventare impiegati -deUe coo- · pera tive. Vi sono inoltre i corsi -per i tirocinanti nei quaH i gerçnti delle Cooperative o qualche altro impiegato insegnano agli apprendisti la contabilità, la corrispondenza commerciale,. la tenuta dei libri delle aziende, la merceologia. I corsi durano cinque anni, segno questo che non si tratta di tirocinanti nel vero senso della parola. L' insegnamento, impartito durante le ore di lavoro e nella stagione invernale, è <li venti ore settimanali. Nel 1912 questi corsi erano sette, frequentati da 151 allievi. I corsi ·per i commessi-vend-itori sono per lo più promossi dalle Federazioni e sono istituiti quando sia assicurata la presenza di almeno 15 persone. L' insegnamento si fa pure nei pomeriggi liberi della stagione invernale e in tutto comprende 40 ore di lezione, ripartiti in venti giorni. Nell'inverno 1912-13 c'erano 20 di questi corsi, frequentati da 384 persone. Per intervenire ad essi però ogni alli-evo d·eve pagare una tassa di S sce!Hni. Gli insegnanti d'i tutti questi corsi in buona parte sono reclutati tra i maestri elementari oppure tra i segretari delle Cooperative. La Confederazione contribuisce alle spese con 210 scellini (uno scellino vale L. 1.25) per ogni corso che le Unioni di consumo in... tendono istituire. L' insegnamento è coronato sempre da un esame scritto, nel quale gli aUievi in due-tre ore di tempo devono dare prova dii avere appreso in modo sufficiente le materie impartite. Agli esami è ·connesso un sistema di premi, che vengono fissati dalle varie organizzazioni

39 (la Confedera;z:ionie, l'Unione delle Commissioni di cultura, etc.). La Commissione dell.a Confederazione sta sempre in rapporto con tutte le altre istituzioni nazionali per la diffusione dell'istruzione e coru essa crea corsi quando le Cooperative da sole non possono sostenere le spese dell'insegnamento. I corsi testè nominati rappresentano soltanto una parte deU' attività spesa a favore dell'istruzione. Tutti le Commissio,ni locali tengono numerose confer,enze su temi di ogni genere, promuovono feste e concerti nei locali stessi delle Unioni. La Commissione centrale pubblica ogni anno per questo scopo una lista di conferenzieri cooperatori e presta numerose fotografie illustrative (13.700 nell' ul!imo anno). Ora da più parti si fa pressione perchè venga diffuso anche il cinematografo. Tutto l' insegnamento si fa d' inverno; nell' estate si organizzano via.ggi in comitiva all'estero e ali' interno, conferenze, feste, ecc. Per le biblioteche e le sa:le di lettura, le-Unioni èi consumo sorio state in Inghilterra delle vere pioniere; esse hanno provveduto come potevano al.Ja diffusione dell' istruzione popolare in un tempo in cui, si può dire, non esistevano org.tnizzazioni per questo scopo. Oggi però che l'istruzione in seno al popolo viene diffusa e propagata in Inghilterra da molteplici istituzioni fornite di poderosi mezzi finanziari, è mestieri dire che in generale le biblioteche e le sale di lettura delle Cooperative sono un po' manchevoli e arretrate. Tuttavia, se la distribuzione dei lib1·i lascia alcunchè a desiderare, la produzione è ricca ,ed abbondante. Il ruumero degli opuscoletti è legione. Per tutti i corsi si stampano libri di testo. ln10ltre la Confederazione e la Società per gli acquisti all' ingrnsso provvedono alla stampa di annuari illustrati, che contengono preziose notizie sulla cooperazione e sul movimento cooperativo. La stampa è assai numerosa e varia. C'è, anzitutto, il Cooperative News, che viene stampato in 82,000 e- '

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