Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

P1TOLO I. \ (AIA Dl FRANCESCO CÈNC1. « A cagione, del tuo cuore di ghiaccio, e del tuo ghigno di vipera; a cagione delle perfide tue iniquità, e per la ipocrisia' della tua anima pel piacere che trovi nel dolore altrui; per la tua fratellanza con Caino, io ti condanno ad essere il tuo proprio inferno ». BYIXON, Manfredo. Di Francesco Cènci non dissi abbastanza. Così strano;complesso , ed anche mostruoso comparisce il suo ingegno da quanto fu esposto, e da quanto verrò esponendo nel 'corso della storia, che merita fermare il pensiero sopra di questo personaggio. Non' so se adesso; ma respiravasi un giorno per l'acre di Roma tale una ebbrezza, che toglieva 1' uomo dalle consuete abitudini della indole umana. I fati ordinarono., che per un tempo tutto si presentasse costà fuori della 'consueta misura delle cose, e piuttosto immane, che grande. Chi più valoroso di Cesare? Chi più virtuoso di Catone? Chi o più politico di Augusto, o -dissimulatore di Tiberio, o truce di Nerone, o .stupido di Claudio? E, per non rammentare di soverchio nomi, chi più magnanimo degli Antonini? Le donne stesse toccano la cima:della libidine e della castità, della perfidia e della fede. Lucrezia, Cornelia, Porzia , Arria, Eponina (1.) ebbero na-

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