Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

600 .RKkrnICE CÈNel il ritratto della Beatrice. maraviglioso a, vedersi per purità di cont orno., e per somiglianza:, e fu questo il disegno che, .perveiiuto nelle; mani a N'Arco Barberini. servì di scorta a. Guido Reni per condurvi sopra lo .egregio ritratto, del quale. .abbiamo già tenuto proposito. Se tali:Ano dubitasse :della verità del fatto efflii' io l' ho narrato.. io vo' che sappia, cotesto essere stato, miracolo di amore nè nuovo nè unico. 'Frenino anno dopo :la morte di Beatrice, Giovanni Gonnelli di Gambassi in Toscana, scultore, rimasto cieco di venti anni, condusse in creta il ritratto della donna clic lo innamorò., prima di ; perdere la luce degli occhi ; il quale„ riuscì in ogni sua parte perfetto, ,in ispecie poi per la somiglianza: .onde ravigliando .ognuno, 'Giovanbattista Pallotta .cardinale,di San. Siivestro, che ricordava il fatto dell"thaldino, ,volendoli,Tendere capaci come questo potesse : avvenire naturalmente per; viriù di amore, recitò i due versi che seguon.o ::,y,.. i„ Giovàn, ch' è cieco, e Lisabet(a amò, La scolpì nella idea, che Amor, formh,(i): . La musa per questi versi non esulta, ma il,• cuore„gli approva. Monsignor Taverna avendo intanto. scpperta,10. asilo doverasi ricoverato lo Ubaldino, mandò gente • ad: arrestarlo. Invano lo avvertirono , trovarsi il povero giovane in extremis; .gli sbirri vollero entrare in camera: gli udì venire , e gli ri- conobbe. in grazia del lucido momento, il quale . per , consueto precede la estinzione della creatura. Per la qual cosa volgendosi. loro, con voce spenta .favellò : — Dite al, Governatore Taverna che. avete trovato ummorto, il quale non Imiterebbe la propria sorte con quella di lui. E abbandonatosi sul guanciale rese l' anima al Creatore. In quei tempi correva in Roma l' andazzo, che, l'associazione dei morti al sepolcro si facesse in tre tempUdiversi, secondo la qualità e condizione loro. I cittadini trasportavansi sui calare . (1) Ginvanni Gonrielii Gambassi, piccolo castello In Toscana nel terri- torio di Volterra, ,scultore, divenpe cieco in Mantova, o sia per -caso, ,o per i patimenti sofferti in occasione dell' assedio 'e del sacco che vi diedero i Tedeschi nel 1630 , colà condotto al servizio di Carlo Gonzaga fu allievo del 'l'acca ebbe la vista fino alla età di 20 anni. Diventato, ,ciego„no,n Si smarrì, e continuò a lavorare, specialmente in ritratti, ch' erano 'oíriigliart- tis'sitni scalfire, adoperando che lo ufficio degli' 'occhi faceSSero l piani ; come scrive il RALDINuccf. Ritrattò Urbano VIII.. C.Ecopn4IRA., Storia. fiala .50/tura tomo VI. cap. 4. pag. 104. Questo autore 'te'nta SPiegare il Modo CO1 quale il GOnhelli potesse, così' cieco cona' era;)sicOlpire,;. ch,' ell era giunto a ridurre in meccanismo manuale l' Wope d,cgli. crbi. Inoltre, soggiunge egli, giova riflettere alla straordinaria attenzione, é concentrazione dei ciechi , per cui non vengono da alcuna cosa distratti in ciò che fanno.

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