Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

6J - • 'MATRICE CÈNCI volo santo Antonio. -Il Prete - cóVava la moneta con gli oc- chi,: e da tutti i 'pori del corpo gli-trasudava la cupidigia della miseria. Una molto terribile battaglia si combatteva in quella povera anima. 11 Conte però; notando come il Prete girava nel manico, insisteva alacremente: —. E questa ultima ragione sopra le altre vi muova, che se 'voi non accettate il patto io gli ripongo in cas- setta. . • •— Eccellenza! . . . • — Ma via, mettiamo di parte *le ragioni -che vi ho esposto: a voi non garbano, ed io non vi voglio chiudere il Limbo che vi aspetta. Non è egli vero., che voi dovete provvedere a due cose: alla chiesa ed alla canonica? Poniamo dunque che la chiesa. sia santa; la canonica voi ,non impugnerete già che sia religiosa! Ora chiaritemi un po' come possiate commettere questo grossissimo peccato , incoMinciando 'dalla seconda piuttostochè dalla prima? — Voi troverété tanto cammino fatto nello adempimento . dei vostri doveri. Non vi ostinate ricordatevi, che vi ha, tal giusto, che per la sua giústizia perisce,. e qùèsto ha detto re Salomoné;... - Eccellenza. verainente... in questa maniera... mi parrebbe... e nondimeno... » — Su., via, dunque; accettate, e promettete adoperarli unicamente per voi. Considerate, in• grazia; quest' altro: se Dio è, come Voi ed fo crediamo, eterno, non gli, dorrà aspettare -quattro o sei anni; e potrei dire . secoli. 'Se Voi l'Oste diverso da quello che siete, vi direi: facciamo un poco come lui, che non pensa mai a noi..: Sicchè; li volete, -o. non li volete? — Ah signore!. la tentazione è grande; ma io temo com- mettere' un grossissimo peccato... . — Li volete, o non li volete? — Ma mi lasci riflettere. Non è Mica cosa da niente mio scrupolo di peccare, per un parroce :che ha la cura delle anime. . • — Ebbene ponete tutto a debito dell' anima mia. Tanto io ho conto lungo col paradiso. .

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