Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. TY. -7 LA TENTAZIONE 6 -- Ah! lì prenderò... L' angiolo dell' Accusa portò questo peccato alla cancelleria del cielo e 'lo registrò nel libro maestro delle colpe umane, senza che .1' angiolo della Misericordia vi lasciasse cader sopra una lacrima, e ve lo cancellasse per sempre come sul pietoso giuramento dello zio Tobia. — Ecco il danaro; promettete dunque? Prometterò. - Ora nvvertite di non mancare; manderò, o verrò io stesso n vedere se avrete attenuto il patto: se troverò altrimenti, guai! Mi chiamo Francesco èènci, e- basta. Il Curato fra lieto e tristo intascò la monetà ; e, profferte umilissime grazie, con copia di riverenze si allontanò dal male visitato barone. Marzio tornava in compagnia di Olimpio. Ebbe Marzio la promessa mercede, ed ordinandolo il Conte si ritirò nell' anticamera. — Che c'è egli di nuovo, Eccellenza? — Ci sono altri centoquaranta ducati da metterti nella cintura. . . s Voi mi volete far morire d' indigestione. . . — Mi era parso, poc' anzi, tu ti partissi pessimamente soddisfatto, ed io ho voluto' richiamarti perchè tu abbi la miglior giunta alla buona derrata.

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