Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXX. 7. LA MOGLIE 515 E siccome esitava a compire il suo concetto, un compagno lo veniva stimolando: < Meglio, che .cosa? < — Meglio .rompere l'Apollo di Belvedere, .4:i il . Laocoonte,... - E .1a cupola del Vaticano-la do per giunta, rrose un terzo. ----- Molto più che queste cose noi le possiamo rifare, Osservò il francese offertosi a sostenere le . parti di .Autòmedonte ;: ma I' Uhaldino, sbirciatolo di traverso, tra layabbia. e il riso gli disse: francese.proprio di Francia, Coteste cose . non , Si rifanno;, ma è meglio , periscano, esse, che, una, creatura innocente. . O preti! esclamò • un giovane artista, e tacqiie. Voi, dopo essersi sofferinato . alquanto per trovare ; nella sua mente . conveneyole epiteto, soggiunse: — O preti, preti! Chè ho . ,detto,tutto, a . dire più .di . così ip ve lo . do per bazza; voi ci volete assassinare< i nostri modelli. E tolti essi di mezzo, cui ci rimarrà kstitdiare per farci onore? Forse voi Altri? Oh!. non, capita tutti i giorni dipingere, s. u, le mura di qualche .camposanto l'Arca di NO. — Ah! se la Beatrice fosse, nata : nei tuoi panni, ,bliOU per lei! . che adesso, non si troverebbe al duro passo a cui l'hanno condotta. . E questo. come ci entra? Ci entra benissimo, .perciò e', dicono che,. l' ammazzano per carpirle i suoi scudi,..,Ora A te possemo bene : strappare denti; ma in quanto a scudi„.,gli è, tempo perso. . Silenzio voi altri! Lainllezza„ che noi vagheggiamo, .ricordate che non è di cortigiana,. bensì bellezza purissinía, .Celeste, però, ,ond' ella ,discenda sopra i nostri cuori, come. 19 . SpiritOssanto nel giorno della Pentecoste,,, ed infonda, in loro virtù di operare magnanimamente, importa mantenerli disposti con. gravi,. e religiose meditazioni, . . Questo discorso, favellato dal giovane libaldini salito su di no trespolo, troncò in un attimo: le. arguzie intempestive; e tutti cotesti strepitosi, e_ svagati . artisti diveptarono seni quanto i Padri del Concilio . di Trento. • Il primo raggio di sole che spuntò dai colli di Roma rischiarava., nella prigione di Torre di Nona .un molto iacriMevole spettacolo. Giacomo e Bernardino incontratisi, corsero ad abbracciarsi . : onde poter confondere insieme : lacrime e baci, si erano provati a entrare P 'uno, fra le. catene, dell', altro; ed essendovi riusciti, si vedevano ricingersi scambievolmente con bracci, e catene. - Vieni,.caro, strin.gimi... mi pare stringere i miei figliuoli. Te beato,. Bernardino, che non hai figliuoli! Tu senti men che mezzo l' affanno della morte.

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