Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CM,. XXVI. LÀ CONFESSIONE 549 — Ah "com' è misero!.. — Misero assai. Non sempre alberga in convento; però spesso, nel fitto della notte, si ode bussare un lieve tocco alle porte, e Guido si presenta. I frati lo accolgono, e lo nascondono per carità e per gratitudine,. a .cagione delle molte elemosine di cui egli ed i suoi.antenati furono larghi al convento. Non domanda cibo, • o riposo, nè vuole: va in chiesa, s'inginocchia davanti l'altare maggiore, e passa ore ed ore sopra i freddi scaglioni come rapito in estasi; e se non fosse il pianto, non parrebbe vivo. Grande ,è la miseria dell'uomo per cui il pianto. diventò unica testimonianza' di vita. Io per me credo che s' egli avesse qualche nemico, vedendolo ridotto a tale ne Sentirebbe pietà. Così favellava il frate, e le sue parole cancellavano dallo spirito di Beatrice le ultime. orme della notte funesta, in cui vide a piè del suo letto trucidato il padre per la mano dello amante. Ma negli altri giorni dove si nasconde egli? Padre mio, quando lo rivedrete, vi raccomando dirgli che si allontani da Roma; quest' aria è funesta per lui; qui vivono. uomini implacabili, ed io lo so. Sapete voi chi sente un po' di misericordia in Roma sacerdotale? Il carnefice. Glielo - dirò... — E s' ci tentennasse, aggiungerete che di ciò lo pregate da. parte mia. — Sta bene, Orsù dunque, figliuola mia, adesso è tempo di. volgere il pensiero al cielò: prostratevi a terra; chè quanto vi umiliate, tanto Sarete esaltata. La contrizione è gemella della misericordia; e quando esse si presentano unite al trono di Dio, di rado avviene che la giustizia non deponga la spada. Beatrice genuflessa apre al confessore i penetrali dell' anima: lievi falli, tenui colpe, e ch' ella pùre reputa gravissime, dimostrano quale e quanta sia la innocenza di quel suo spirito fiero e gentile. Il frate nello udirla imprecava alla dura necessità, che l'aveva condotta 'a spingere le mani nel sangue, paterno. — Intanto Beatrice tace, e non si è ancora accusata di parricidio. Il padre, esperto delle passioni umane, attribuisce il silenzio a vergogna, e di questo, invece di adontarsene, la pregia; onde la sollecita discretamente a svelare le sue colpe intere, confortandola "a rompere ogni ritegno; ma ella ingenua gli risponde: -- Le mie colpe, per quanto ho potuto rammentarmi, ho confessato tutte; per quelle che omisi involontaria, voglia la Bontà divina uSarmi la sua misericordia. — Pure, cercate...

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==