Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

518 BEATRICE CENCI , darvi le teste di San Francesco che riceve le stimate , dipinte da Andrea del Sarto, dal Glarlandaio,,,e dagli, altri gloriosi- maestri dell'arte, - tale Guido inebbriato di passione adorava. Beatrice , cedendo, allo impeto che la strascina, muove per abbracciarlo; poi si trattiene vereconda, e piange, e al suo pianto gli altri piangevano. I suoi. labbri, rinfrescati .da cotesta rugiada di lacrime, forse si sarebbero aperti ad una voce, quando il frate, che presso loro spiava i dubbiosi desiri, mettendo la sua in mezzo alle loro teste, ed adombrandole in parte con la barba canuta che gli pendeva in copia giù dal mento, con voce sommessa così favello:. — Silenzio! Una parola uscita dai vostri labbri sarebbe morte a qualche altro di voi, e vituperio a me. Voi siete congiunti in matrimonio. Quello che Dio lega lassù, l'uomo può separare, .non isciogliere. Ora basti, figliuoli... E con fermo braccio 'gli separava. Mansueta Beatrice, di leggieri acconsente alla preghiera.; ma Guido, iroso, respinge,M,frate, onde questi con dolce rimprovero così .lo — Dunque tu vuoi spargere la vergogna -sopra i miei capelli canuti perchè ti fui pietoso? . Guido piegò la testa, e baciò la manetta di ferro che serrava il polso destro di Beatrice; vide l'anello di oro ch'egli le aveva mandato per mezzo del Farinaccio , e sospirò una parola, che Beatrice o non intese, o non curò. Il frate intanto acconcia il cappuccio sul capo. a Guido, e ricingendolo col braccio a mezza vita lo trae, verso la porta. Il frate disse ai sospettosi custodi che il suo compagno, estenuato dalle vigilie, non aveva ,potuto reggere al desolante spettacolo, e lo commise alla carità dei fra-. telli della Misericordia; i quali . accoltolo con ogni maniera .di benevolenza, lo scortarono fuori della prigione. Egli scendendo le scale tortuose bagnava ogni scalino, di lacrime.,, Beatrice., come impietrita, stava, fissa sopra la porta donde era scomparso Guido; le pareva sognare; senonchè le catene, scosse di tratto. in tratto, la rendevano avvertita ch' ella vegliava pur troppo. Involontaria guardò la manetta- baciata da Guido, e vide le sue lacrime decomporre, a modo d'iride,.la luce della lampada che in quelle si rifletteva; - parevano gemme, e tali 'sembrarono anche a lei, dacchè sospirando esclamasse: — Ecco le gioie nuziali, che mi ha donato il mio sposo. Quando Padre Angelico tornò nel carcere, .ella tutta, carezzevole lo interrogò: — Ed ora dove è andato? — Al convento.

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