Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

5110 BEATRICE ChNCI dell'Oritiolo fratello di don Paolo, indiziato di complicità con lui. il bargella eseguì il comando mentre questo povero signore tornava a casa, dopo aver giuocato una partita al pallone nel palazzo Orsini a Montegiordano; -é comecchè dal processo non si ricavasse altra prova, oltre quella di avere scritto al fratello che se le'tUrpitudini materne affermategli da lui fossero vere si comportasse da cavaliere, fu condannato a morte. La casa Orsina, potentissima di aderenze e di credito, a cui per la morte naturale, e civile dei Santa Croce ricadeva il feudo dell' Oriuolo, si mise a celebrare a' piena gola le lodi del papa pel salutare rigore, e trasse seco buona parte della nobiltà. Questi elogi poi crebbero smodati quando la Camera, senza contrasto, acconsentì che il fendo mentovato si devolvesse a casa Orsina; e cia fu fatto col sottile accorgimento di fuggir taccia di cupidigia, ed appianari la 'strada a ingoiare i beni di casa Cincia, a cui miravano gli Aldobrandini: ancora il cardinale 'San Giorgio aguzzando il cervello Thceva focp nell' orcio, spargendo ad arte discorsi 'dation° per 'impaurire i già troppo atterriti cittadini. Non padre, non madre, diceva la gente sobillata, essere ormai più sicuri nelle domestiche pareti; ogni vincolo di natura disciogliersi; pericolo procreare figliuoli, pericolo allevarli lattanti, più imminente pericolo tenerli in casa adulti. Lo sgomento universale prendeva mille voci e mille aspetti, senza trascurare, come sempre avviene, anche il grotleseci; daceliè padre Zanobi, maestro dei novizii nel collegio dei Padri Gesuiti, levando gli occhi al cielo con un grosso sospiri) 'affermava, che ai giorni nostri i poveri genitori correvano peTicolo di addormentarsi vivi, e di svegliarsi ammazzati. Il 'pophlo, seguendo l'antico costume, dopo avere gonfiato il flutto' della sua passione fino all'altezza jemale andava di mano úl mano decresdendolo, per quietarlo finalmente nella inerzia. La compassione popolare aveva accompagnato Beatrice fino alla soglia del carcere: colà essendole state chiuse le porte in faccia si pose in sentinella, e vigilò tutto quel giorno e buona parte anche 'della notte: finalmente si sentì stanca, e digiuna; il sonno le prese gli Occhi, là fame i visceri: aggiungi che la notte sì faceva buia, e nessuno la vedeva. Ora la compassione, sia pur della buona, 'se •non è vista si scolora; e per di' più la notte stringeva fredda; ond' ella, dopo avere tentennato un•pezzo fra il sì e il no, decise ridursi a casa per tornare il giorno tipu presso per tempo. Colà giunta ella bevve, mangiò, e giacque nel letto; quando la mattina si levò aveva quasi dimenticato la Beatrice, e una volta che ''fu per la strada le occorse un nuovd e ls° che la fece piangere, e quello clic cadde sotto i suoi' sensi

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