Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAPITOLO xvirgL LA CONFESSIONE Di sante preci il frate socerrea ' La derelitta alla tremenda andata; E levata la mano la 'scioglica . Benedicendo, dalle sue 'peccata. 'GROSSI, Ildehondai TI - • Papa: si era riposto nel seno la sentenza conte un « pugnali, e, a modo di sicario, luogo, e tempo studia per adoperarla. Il compianto del popolo gli giungeva al Vaticano come il fiotto della marea in tempesta, ed egli aspetta che quei cavalloni dello impeto popolare posino alquanto per condurre.a fine lo immutabile proponimento. • Mentr' ei così speculando attende la' occasione, ecco la fortuna mettergliene una nelle mani, eh' egli stesso non avrebbe potuto immaginare più tempestiva, o migliore; Francesco Cènci, come sovente a se medesimo augurava, fu fatale alla sua famiglia non pure in vita, ma parve davvero che anche dopo morto stendesse, la destra fuori del sepolcro per afferrare i 'suoi parenti e cacciarveli dentro insieme con lui. Quel Paolo Santa Croce parente della famiglia Cènci, di cui fu tenuto proposito sul principio di questa storia dolorosa, sempre fisso nel proponimento di ammazzare sua madre donna Costanza, non aveva fino, allora rinvenuto modo per poterlo fare senza suo manifesto pericolo. Ora accadde che cotesta sciagurata signora si recasse a Subiaco, per curare col vivido acre della campagna la declinata salute. .Don Paolo, avvertito di ciò, si conduceva di celato in quelle parti, e presentatolesi dinanzi la uccise senza misericordia a colpi di stile: poi, fatta raccolta del meglio si trovava nel fendo dell' Oriuolo, fuggì la giustizia del mondo, non quella di- Dio; conciossiachè, si ricavi dalla storia del signor Novaes , come indi a breve egli si conducesse a fare tristissima fine. Per questo caso si sparse per Roma maraviglioso terrore ; e il Papa; usurruttandolo in pro suo, si dispose a spiegare rigidezza. Pertanto ordinava si arrestasse don Onofrio marchet-e

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