Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

51 BEATRICE CèNCI buffo di vonto sopraggiunga impetuoso a portar N ia le carte accomodate sul banco, parlò con tronchi accenti: — Eccellenza... lei vede in me un prete... e per di più curato di campagna... La mia Chiesa rassenabra proprio un crivello... l' acqua- piovana scende giù dal tetto, e si mescola col vino delle ampolle...Un melogranato cotto in forno, a paragone della mia Canonica sdrucita, può figurarsi una pina verde talora, quando piove , mi trovo costretto a starmi in letto coli' ombrello aperto , e non basta. Sa ella con che cosa mi tocca ad asciugarmi il viso? lo sa? — No certo. — Con Rodomonte. — E cli' è egli questo Rodomonte? — Il gatto della canonica; ma egli alla peggio la rimedia poi tetti; a me e a Marco, che non possiamo andare a procacciarcelo sul tetto, spesso manca il desinare e la cena; ed io sospiro, e Marco raglia. - Ho una tonaca sola.., o piuttosto, come dice Cremete negli Autontimerumeni, ignaro se il suo figlio tuttora viva,- non saprei più dire se io l' abbia, o se io non l' ab- bia: veramente ella era lustra da potermivi guardare den- tro; ma alla fine con qualche rammendo poteva tirar su fino a dicembre... ed ora il cane, di vostra Eccellenza miri, come me l' ha concia! , . E sporgendo il lembo, la sua voce prendeva la intonazione dello stabat gater dolorosa. - Non pronunziaste voi il voto di povertà? Perché la- gnate di uno stato, che tanto si accosta alla perfezione? Ah! questa perfezione non vi piace ; amereste meglio essere imperfetto con qualche migliaio di scudi di entrata, che perfetto, e più che perfetto in povertà? Prendetevela con l' Autore di questa grammatica, che voi altri preti non volete capire. Gesù Cristo vi ha predicato noia essere i vostri beni sopra questa terra: guardate il cielo , e sceglietevi là il vostro campo; lo spazio, grazie a Dio, non manca. Ma voi fate orecchie di mercante, e dite in cuoi. vostro : la doppia è il Padre, la mezza doppia il Figlio, ji terzo di doppia lo Spiritossanto , e credo fermamente che una discenda dall' altra.

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