Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

514 BEATRICE daszci lamentarvene , lascio considerarlo a voi nel savissimo vostro intendimento. — Nacqui in Roma, crebbi nella curia romana, e voi dovete capire, Eminentissimi, che tutti questi ripieghi tornano affatto inutili per me: - io li conosco. Voi prometteste; e se non eravate da tanto da mantenere, non vi dovevate esporre. Ma no; voi prometteste, e dovete, e potete mantenere. Forse non sa il mondo intero voi essere mente dei consigli pontificali, voi l' Augusto zio preferire al cardinale Aldobrandino , a voi, nepote benemerito, nulla ricusare egli amantissimo? Io ottenni la confessione a patto della difesa, confidando sopra certi argomenti, che or conosco a prova quanto fossero infelici! Diasi, supplico, la difesa agli accusati; altrimenti, sapete che cosa si dirà per Roma? Che furono traditi gl' innocenti, e che nella capitale del mondo cattolico Giuda ha un compagno... -- Signor Prospero, e voi?... Ed io sono quegli. — La vostra mente, signor Avvocato, panni accesa oltre al consueto: - calmatevi... questa esaltazione vi potrebbe nuocere... calmatevi. Il Farinacclo non era in istato di sentire il consiglio, e nè la minaccia obliqua compresa in coteste parole; o, se pure la sentì, e' fu come sprone a cavallo sfrenato: per la qual cosa, bollente di sdegno e tutto avvampato nel volto, proseguì: — E come potrò calmarmi io? I tempi, e la corruzione universale mi spinsero nel sentiero dei piaceri sregolati, eh' io percorsi senza decoro, è 'vero, ma anche senza viltà; e qui nel petto serbai sacro un luogo.dove si fa sentire la voce di Dio, che mi comanda palesarvi innocenti la Petroni e i Cènci: la signora Beatrice, innocentissima, confessa a istanza mia, per le supplicazioni dei suoi, ed in virtù del medesimo amore, che persuase a Cristo sagrificarsi pel genere umano. Nonostante la confessione della strage dello scellerato, che la natura stessa si vergogna a chiamar padre, io confido che nessun giudice cristiano vorrà condannare la figlia che salva valorosamente la sua onestà. Dove io non ottenga questo, io... io stesso le ho posto la testa sul ceppo; - su le mie vesti, signor Cardinale, su le mie mani, se io non riesco, si scorgerà indelebile il sangue innocente; quindi per me non più quiete, nè pace; nè potrò piangere tanto che basti, per mondarmi dal rimorso.., ed io vi giuro su questo santo massaie, che in espiazione del mio non volontario delitto io vestirò il saio del pellegrino, e dalla Estremadura fino in Palestina, da Gerusalemme al Loreto non lascerò dietro a

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