Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. IV. - LA TENTAZIONE 51 contanti il doppio? Sono io dunque., carissimi, che devo ringraziarvi per.avermi offerta occasione di fare del bene. - Qui tratta fuori una cassetta del banco, prese un pugno di ducati d' oro e gli offerse alla donna; la quale, fattasi in volto tutta vermiglia, andava schermendosi; ma il Conte insistendo, diceva: — Prendete, figliuola mia, prendete. Voi mi avete fatto torto quando non mi avvisaste della nascita di questo bel putto; ciò toccava a me essergli compare. Compratevi una collana, e portatela al collo in espiazione del peccato commesso: guardate di farvi riuscire ancora un guarnelletto sfoggiato al fancitillino, perchè quantunque per bello ci passi il segno, pure sapete come dice, il poeta? Sovente accresce alla beltà un bel manto. Io vo' che la gente, in vedendolo, esclami: oh avventurosa colei ch' ebbe così bel portato; — e il vostro cuore di madre esulterà. La giovane madre dapprima sorrise; poi da quelle soavi parole, che le fioccavano sul cuore, si sentì conquisa, e pianse, senza però cessare il sorriso; come quando, in primavera, piove a un punto e risplende il sole, mentre le gocce cadenti disegnano in cielo l' arco maraviglioso, che noi reputiamo testimonianza del patto di pace fermato da Dio con gli uomini... E fosse pur troppo così! -- Continuate, ad amarvi — prosegue il Conte con la voce solenne di un padre; — la gelosia, non turbi il sereno dei vostri giorni; nè mai altra casa possa piacervi più della vostra: vivete tranquilli e nel santo timore di Dio. Qualche volta rammentatevi nelle vostre orazioni di me, povero vecchio, che non sono.., oh! credetemelo, non sono quale vi appaio per avventura felice; ( e qui il Cènei di pallido, come ordina- riamente egli era,, diventò livido —) e se in alcun bisogno vostro penserete a Due,, siate persuasi che voi troverete viscere paterne. giovani sposi si chinarono per abbracciargli le ginocchia; ma egli noi volle consentire affatto, e con voce ed atti be, nigni gli rimandò con Dio.. Passando per la sala essi non rifinivano mai di esclamare: . — Oh il pietoso signore t Il caritatevole gentiluomo I.,

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