Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXIV. — IL SAGRIFIZIO 491 mi può cascare addosso; e non pertanto io vi supplico in grazia a lasciarmi il mio segreto... Suonava in coteste parole tanta umiltà di preghiera, così elle s' insinuavano dolcemente nel cuore di Prospero, che a lui parN e villania espressa insistere, e si rimase. - Orsù, dunque, sia come vi piace; ed io allora vi dirò ( e rese la voce più sommessa ) che credo pur troppo la fama pubblica ben si apponga; e tale credendo fermamente io, come con presagio di ,buon esito potrei tirarmi sopra le spalle carico, così grave e pericoloso? Voi, mio carbonaro, avete l'aria di sapere quanto me quello che lasciò scritto Dante Alighieri: Chè quando l' argomento della mente Si aggiunge al mal volere ed alla possa, . Nessun riparo vi può far la gente. — Dunque vi basta il cuore a lasciar perire senza difesa coteste creature, innocenti quanto nostro Signore Gesù Cristo? -- In primis voi dovete saperé che la difesa dei parricidii non viene mica de jure, bensì concedesi per grazia; in secondo luogo, o ditemi un po' voi come facciate a sostenerli innocenti? -- lo? — Lo assicuro di certo... perchè perciò quegli che uccise Francesco Cènci... sono io. — Voi? — E voi chi siete? — Quegli che già voi, per somma cortesia, consentiste a rimanersi incognito. Io con queste mani lo" uccisi, e tornerei ad ucciderlo nel punto in cui stava per oltraggiare la natura... E qui gli espose a parte a parte il successo: confidandogli ogni più riposto segreto di famiglia, e gli atti, le parole, e costumi del trafitto Cènci, non menochè la virtù, e la portentosa costanza della sua figliuola Beatrice. Il Farinaccio a mano a mano che costui veniva favellando s'industriava ravvisarlo; e non venendone a capo, gli passò per la mente che potesse essere monsignore Guido Guerra; ma per la pratica grande che ne aveva, non gli parve che i tratti del volto, i gesti, e tampoco la voce glielo riportassero. Al fine delle sue parole il carbonaro levò gli occhi sul Farinaccio per iscrutare lo sguardo di lui; ma questi teneva impensierito la faccia dimessa. Dopo lunga considerazione favellò: -- Se io vi dicessi andate, ed annunziatevi, lo fareste voi? — Se questo giova farlo subito non mi parrebbe tosto. — No , no: voi sareste una vittima di più, nè torreste lo agnello di, bocca al lupo. L' amore tornò infesto alla infelice fanciulla del pari che P odio. Il popolo le appone la strage pa63

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