Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXIV. - IL SAGRIFIZIO 485 giovanetto dodicenne d' indole- mansueta, al parricidio parte- cipasse; molto meno la-fanciulla (é questo non era s'ero, anzi era vero il contrario) a cui procacciano compassione la fama della sua bellezza, Che -dicono possedere portentosa, e del valore col °quale' sostenne i. più rigidi esperimenti della giustizia. La calunnia sussurra sommessa di orecchio 'in Orecchio volersi tutti i Cènci avviluppati in una medesima accusa, e per conseguenza , nella medesima condanna, perchè s' insidiano .gli averi di cotesta cospicua famiglia: ancora fra i nobili' reca amarezza inestimabile vedere 'minacciata di .completa distruzione una inclita prosapia, Che affermano derivata dai vetustissithi Romani. Adesso io credo, e meco, Eminenza, hanno 'creduto molti, che per torre via ogni' pretesto alla' maldicenza importi largheggiare in. concessioni 'di difese; di' consigli, di' tutti, insomma, i sussi- dii forensi agì' imputati. E di vero, udite un po' che cosa si attenti 'vóciare la calunnia. ' Ella vocia: o come Volete voi che possa' schermirsi' da volpi vecchie del fóro un bambino? Come una giovanetta inesperta? Atterriti da minacce, circondati da seduzioni... • Il cardinale Cinzio sentiva a quel dire gonfiarglisi il cuore; ma' 'fino a quel. puntò, uso com' era a ,dominare gl' impeti del suo carattere, ed • a dissimulare, veniva assentendo piaCevole in vista allo Avvocato, ed anche talora. o sorrideva: 'inoltre la Umidità, che rende 'i sacerdoti spietati, gli fa • eziandio" ièresoluti; onde.ichiunque sappia valersi 'Con accorgimento di questo loro vizio, può contare di riuscire almeno per tinto "il tempo che la paura .dura poi' non potè reggersi dà esclamare con ira male repressa: —E come ardite voi sospettare 'questi orrori? — 'Eh! non sono io, Eminenza, che 'Sospetto; ella è la calunnia ,• la quale non si arresta qui; ma va aggiungendo, che le confessioni spremute dal torchio di torture atrocissime non si devono attendere; e eh' era più breve farli tutti sparire , notte tempo, per 'tntro ad un trabocchetto. Il Cardinale, per contenersi, masticava della carta; sennonchè sopra gli angoli estremi della bocca comparivano alcune bolle bianche di bava maligna. Il Farinaccio, che, astutissimo uomo era, conoscendo avere percosso il colpo' più forte, pensò adesso a blandire il porporato. In 'simile intento aggiungeva: ' • — lo 'ci patisco, Eminenza, propriamente ci patisco nell'udir levare i pezzi della reputazione altrui, e della scienza; dacchè' io nei miei volumi abbia salutató, come davvero ella è, la tortura regina delle prove: nè qui sarei venuto, l'addOVé io non cono-

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