Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAFITOLO c IL SAGRIFIZIO. Non sentite che Stildìo Fa quel gufo .colassù? là un' aquila che sgraMa Quanti corvi intorno a lei ! Quanti 'corvi a molestarla !• Presto, indietro, figli miei. ..... . Van gl' infanti t é don Bodrigo Ila già scritto ad Ali-minor': Vengon tutti, ,e senza schermo Tutti a morte gli hai da por. I sette Infanti di Lara, liamanta.spagnuota. — Introducetelo immediatamente. Co'sì . ordinava' inzio Passero cardinale di San Giorgio al camerario; ch' era Vendico ad annunziargli come il presidente Luciani, 'con grandissima istanza, 'domandasse di favellare a Sua Eminenza. Il Luciani, mossi, alquanti passi, si fermò a . mezzo. la stanza curvato profondamente, ed in cotesta attitudine si rimase senza profferire parola. Il Cardinale, declinati i sopraceigli per velare le pupille tremolanti di soddisfazione, domandava con voce lenta ed ostentata indifferenza, precorritrice di prossima ingratitudine: — Or bè, a che, cosa siamo noi? Egli è finalmente compilo questo magno processo? . — Vostra minenza, rispondeya il Luciani con le braccia giù penzoloni, ravvisa in me rinnuovato. il caso di Il: 'Cardinale; Meglio che dalle parole, dal- sembiante del Luciani sospettando. il caso, gittata là la finta indifferenza come maschera molesta, ardente e iroso soggiunse : — Che cosa . significa questo? Parlate, senza metafore, chè ormai mi han concio. Eminentissimo, significa che noi non abbiamo potuto ottenere dall' accusata Beatrice confessione di sorte ; •e gli altri Cènci, mossi dal suo esempio, hanno ritrattato la loro.

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