Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXIII. — I GIUDICI 73 — Sorella io ti scongiuro, per la croce di 'nostro Signore Cresù Cristo, a non lasciarti fare così acerbo governo. del corpo tuo. Confessa quello che pretendono sia confessato da noi,' come noi abbiamo fatto. Che vuoi tu? Per uscirne men peggio io non ci vedo altra strada; e, dove non conducesse ad altro, questa prèlesa -confessione ci salverà da madidi che non hanno fine, e con un colpo solo ci troncherà i torrnenti e la vita. La ira di Dio passeggia sopra le nostre teste ora, pretenderemo ,noi contrastare a quella 'forza terribile che, svelle le* montagne dai loro fondamenti di granito é le travolge come fa il turbine i granelli di arena? Io mi piego alla •sferza Con, la nua.le Dio mi flagella, dinanzi ,a cui io mi atterro ; e ppichè contendere non giova, io m' ingegno mitigare la rigidezza del destino-con .le supplicazioni, la 'umiltà, e le 'lacrime. " Bernardino, fra i singhiozzi levando ,supplici le fahciullesche mani, anch' ci raccomandava: — Confessa per ani'« rriio, Beatrice; dì quello che questi' signori Vogliono, chè Poi il signor Presidente mi ha,promesso,farmi sciogliere, e mandarci tutti per le vendemmie a casa. ' Donna Lucrezia rassegnata, a sua posta: —; Confidate, figliuola mia, le diceva, nella Madonna sahtissima dei dolori: ella sola è la consolatrice degli afflitti: e, a ,fin di conto, chi di, noi Può vantarsi incolpevole? Tutti siamo peccatori... Beatrice a 'mano a Mano che la supplicavano volgeva' in torno gli sguardi •minacciosi. Per 'sorte i suoi occhi vennero ad incontrarsi con quelli del Luciani, i quali divampavano maligna esultanza: ormai sicuro dell'esito del suo nuovo trovato, egli covava la nidiata dei' traditi. Ira, ribrezzo, e soprattutto 'senso di schifo infinito agitarono 'l'anima di Beatrice, che 'per poeo non proruppe: pur Si contenne; non* tanto'però, che queste diverse passioni non lesi vedessero passare pei. la fronte, à• modo di nuvole traverso il disco della luna. Riniessasi alquanto, con voce fioca, che poi a mano a mano le crebbe, risoluta e gagliarda prese ad ammonire i suoi congiunti in questa sentenza: — Che voi non abbiate potuto resiStere alla prova dei tormenti, e piegato ai primi assalti del dolore, O fatto'gettito della vostra bella fama, come il soldato che 'abbandoha Panne nel' giorno della battaglia, io intesi con infinita amarezza delP anima mia, ma' mi astengo di rimproverarvelo: solo mi sia concesso' di volgermi severamente a voi, e domandarvi perchè mi 'vogliate a parte delta vostra ignominia? Due avevano ad essere le Regine dei dolori; una in cielo„ P altra' in terra;' ed io sono la terrena. 60

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